La Sveglia

Antiabortista vice di Metsola, l’ultimo paradosso Ue

Antiabortista vice di Metsola, l’ultimo paradosso Ue

Antiabortista vice di Metsola, l’ultimo paradosso Ue

Oltre a Pina Picierno del Partito democratico l’Europarlamento ha una nuova vicepresidente in rappresentanza di Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio. Arriva da Viterbo dove il partito di Giorgia Meloni ha incassato uno sfavillante 40% e fino a poco tempo fa era assessora viterbese ai servizi sociali. Antonella Sberna fino al 2019 era una berlusconiana doc. Collaboratrice in Senato con Forza Italia, eletta al Consiglio comunale di Viterbo 5 anni fa ha traslocato nel partito di Meloni fiutando bene il clima. Merito – si legge su Repubblica – del marito Daniele Sabatini che oggi è capogruppo dei meloniani nel Consiglio regionale del Lazio. “Il trasformismo di Antonella Sberna è una delle pagine più brutte della politica viterbese”, disse ai tempi il commissario provinciale di Forza Italia Andrea Di Sorte.

Per Repubblica il vero sponsor di Sberna sarebbe Arianna Meloni, sorella d’Italia. Fin qui sembrano esserci tutti gli ingredienti per una gran carriera politica, la miscela perfetta per spiccare nel partito. In piena campagna elettorale per le elezioni europee Sberna ha firmato il manifesto dell’associazione Pro Vita contro il diritto all’interruzione di gravidanza: “Mi batterò per scongiurare il ricorso all’aborto che considero non un diritto ma una sconfitta”, ha promesso la neo eurodeputata. L’Unione europea ripete ovunque che sul diritto all’aborto gli Stati membri debbano fare ancora di più e meglio per le donne. Devono essersene dimenticati quando hanno votato i vicepresidenti a Strasburgo. O forse Sberna è già come la sua leader: oltranzista in patria, mite e ubbidiente in Europa.