Anna Macina, 48 anni, eletta deputata con il Movimento 5 Stelle nel 2018, dallo scorso primo marzo sottosegretaria al ministero della Giustizia, in un’intervista al Corriere della Sera va all’attacco di Giulia Bongiorno. Si chiede se agisce da avvocato o da senatrice (è stata eletta con la Lega). E punta anche Matteo Salvini.
Anna Macina (M5s): “Giulia Bongiorno? Conflitto d’interessi: nel caso di stupro e di Ciro Grillo agisce da legale o da senatrice?”
“Sono due giorni che dal Movimento vengono ribaditi alcuni punti fermi. La tutela dell’indipendenza della magistratura e la difesa delle donne dagli abusi. Per noi parlano i fatti: il codice rosso
è stato fortemente voluto da noi. Il reato di Revenge porn prima non esisteva. E l’allungamento del termine per la denuncia da 6 a 12 mesi nemmeno”, dice Macina. Che poi aggiunge che il video di Grillo è l’atto di dolore di un padre ma “doveva essere evitato. Dispiace per quello che è successo ma riconduciamolo alla sfera privata e lasciamo fuori la politica”.
Poi, quando si passa a parlare del video di Ciro Grillo che scagionerebbe gli imputati si chiede se il filmato non l’abbia visto anche Salvini: “In tv ha riferito di averne parlato con Giulia Bongiorno,
senatrice della Lega e avvocato della ragazza. E ha detto di aver saputo altri dettagli. Non è che questo video che non doveva vedere nessuno, lui l’ha visto? Sarebbe grave”. Poi la battuta sull’avvocata e senatrice: “Che si utilizzi perfini politici una vicenda in cui non si capisce se Bongiorno parla da difensore (che ha quel video), o da senatrice che passa informazioni al suo capo di partito di cui è anche difensore. Mi ha gelato sentirla dire che porterà il video di Grillo in Tribunale, lasciando intende re che il comportamento del papà ricadrà sul figlio. Cosa vuole fare, il processo alla famiglia? Rabbrividisco”.
Ma la sottosegretaria ce l’ha anche con Renzi: “Il senatore di Italia Viva sosteneva si fosse indagato su suo padre perché suo genitore e il video di Boschi che piange perché il padre è indagato, non lo ricordo solo io. Dicono di non farne una questione politica ma non ci crede nessuno. Il problema è un altro. Da donna mi chiedo se alla causa delle ragazze abusate sia utile questa strumentalizzazione. La loro difesa non andrebbe mai inquinata, né piegata ad un uso politico. Mi auguro che per loro rispetto si smetta”.
Il caso Macina: la Lega chiede le dimissioni della sottosegretaria
Dopo l’intervista rilasciata al Corriere della Sera la sottosegretaria Macina finisce nella bufera politica. A puntare il dito contro la sottosegretaria pentastellata alla Giustizia innanzitutto la Lega, che torna a chiederne le dimissioni ma poiché, è la convinzione, non lascerà mai l’incarico, sta alla Guardasigilli Marta Cartabia intervenire e “licenziarla”, afferma il leghista Flavio Di Muro. Anche Forza Italia, Italia viva e Fratelli d’Italia chiedono l’intervento del titolare del dicastero di via Arenula.
Anna Macina si è difesa in una nota: “Le mie parole erano, e sono, un invito a sgombrare il campo da equivoci e ambiguità su una vicenda rispetto alla quale non mi sono mai permessa di entrare nel merito ma che non deve essere politicizzata”. “Sono stupita dal polverone che ne è nato, da parte mia nessuna accusa ma un semplice interrogativo, sorto dopo alcune dichiarazioni a mezzo stampa del senatore Matteo Salvini. Solo la richiesta di chiarezza e trasparenza”. Il segretario della Lega aveva detto in tv di aver parlato della vicenda con Giulia Bongiorno, che difende una delle due ragazze coinvolte.