Anidride carbonica introvabile: il presidente e amministratore delegato della società Acqua Sant’Anna ha annunciato lo stop alla produzione di prodotti gassati.
Acqua Sant’Anna sospende la produzione di prodotti gassati
Acqua Sant’Anna è il più grande produttore di acque oligominerali in tutta Europa: la società, infatti, vanta la distribuzione di oltre un miliardo e mezzo di bottiglie ogni anno. L’azienda, tuttavia, ha recentemente comunicato di aver sospeso tutte le linee di produzione che riguardano prodotti gassati.
Lo stop è stato inevitabile, come riferito dalla società, in quanto l’acquisto di anidride carbonica è ormai impossibile.
In merito alla decisione di bloccare la produzione e la conseguente distribuzione di prodotti gassati, è intervenuto Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna. Nello specifico, Bertone ha dichiarato: “La CO2 è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti“.
Ad Bertone: “Anidride carbonica introvabile”
Secondo quanto segnalato dall’azienda di Vinadio in provincia di Cuneo, quelle targate estate 2022 non rappresentano le prime difficoltà relative all’acquisto di anidride carbonica. Già negli ultimi mesi del 2021, infatti, la CO2 aveva cominciato a scarseggiare e risultare difficilmente reperibile. In questo contesto, tuttavia, l’ad e presidente di Acqua Sant’Anna ha ricordato che l’azienda era stata in grado di “tamponare quella che in questi giorni sta ripresentandosi in forma di vera emergenza, che riguarda tutti i produttori europei”.
Nel commentare la nuova realtà connessa all’anidride carbonica introvabile e ai problemi riscontrati da Acqua Sant’Anna, Bertone ha sottolineato: “Le aziende di Co2 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità, saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori. Così l’acqua gasata rischia di finire: una volta finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non ci saranno più bottiglie in vendita“.