Come ha fatto Andrea Scanzi a vaccinarsi con AstraZeneca come caregiver

Come ha fatto Andrea Scanzi a vaccinarsi come caregiver in Toscana? Lo ha spiegato Evaristo Giglio di Arezzo in un video a Non è l'Arena

Come ha fatto Andrea Scanzi a vaccinarsi con AstraZeneca come caregiver

Come ha fatto Andrea Scanzi a vaccinarsi come caregiver in Toscana con AstraZeneca? Il giornalista del Fatto Quotidiano ha usufruito della lista dei vaccini avanzati che è stata messa a disposizione dopo l’ordinanza del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo.

Come ha fatto Scanzi a vaccinarsi con AstraZeneca come caregiver

L’ordinanza n. 2/2021 firmata dal commissario per l’emergenza prevede che le regioni creino delle liste di riserva del vaccino o liste di riservisti del vaccino per le categorie interessate dalla fase uno della vaccinazione. Scanzi ha raccontato di essersi vaccinato su Facebook: “Nel pieno rispetto delle regole, mi sono messo garbatamente nella lista dei disponibili al vaccino a fine giornata. Per non buttare via nessuna dose altrimenti gettata via. Categoria “caregiver” familiare, essendo figlio unico e avendo entrambi i genitori “fragili”. Oggi, come era naturale prevedere, molti non hanno trovato entusiasmante vaccinarsi con Astrazeneca dopo lo stop di tre giorni. C’è molta paura in giro. Molto scetticismo. Non poche dosi libere. E di sicuro non c’era la fila per vaccinarsi, anche se le disdette sono state per fortuna minori delle previsioni più nefaste”.

Quindi, ha concluso il giornalista, a fine giornata, il responsabile di vaccinazione della sua zona lo ha informato che c’era una dose disponibile: “Non mi ha stupito: ieri, in un sondaggio di Piazzapulita, più del 60% diceva di non voler fare Astrazeneca. Io non appartengono minimamente a quel 60%”. Nella sua regione, la Toscana, la lista per i vaccini avanzati esisteva da prima dell’ordinanza di Figliuolo. Funzionava così: si informava il proprio medico di base della volontà di vaccinarsi; lui segnalava il nome al responsabile vaccinale; se idonei si veniva chiamati a prendere la prima dose (e la seconda qualche tempo dopo).

La rivelazione ha provocato diverse proteste sul web da parte di utenti che hanno sottolineato come fossero ancora tantissimi gli over 80 non vaccinati in Toscana e che la lista di cui parla Scanzi almeno fino ad oggi non si trovava. “Un anno fa urlava “il #COVID19 è un banale raffreddore!” Poi ha cambiato idea. Al punto che mentre il Presidente #Mattarella aspetta il suo turno e tanti anziani sono in attesa, #Scanzi si è già fatto vaccinare. Domani prima pagina del #Fatto contro il furbetto del vaccino, vero?”, scrive ad esempio Luciano Nobili di Italia Viva.

Andrea Scanzi vaccinato come caregiver: come è successo

Il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha preannunciato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda: “Apprendiamo che Scanzi è dotato di poteri sovrannaturali. I cittadini toscani hanno enormi difficoltà a vaccinarsi, con tantissimi ultra 80enni che ancora non sono riusciti a farlo. Ma lui dice di essersi non solo già iscritto ad una lista di riserve di cui i cittadini ignorano l’esistenza, ma addirittura di essersi già vaccinato. Vogliamo sapere chi nella sanità toscana ha consentito a Scanzi di venire a conoscenza della lista, di iscriversi e vaccinarsi. Per questo presenteremo un’interrogazione parlamentare mirata a far luce su questa penosa vicenda. E il gruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana chiederà l’accesso agli atti ufficiali. È grave che, mentre i soggetti più fragili siano abbandonati a loro stessi, la sanità toscana pensi a a predisporre una corsia preferenziale per l’amico Scanzi”.

Ieri a Non è l’Arena da Massimo Giletti Evaristo Giglio, direttore sanitario del distretto di Arezzo, dove Scanzi ha fatto il vaccino AstraZeneca, ha raccontato com’è andata: “Una confezione del vaccino AstraZeneca, per esempio, ha dieci dosi. Una volta aperta vanno utilizzate tutte le dosi, altrimenti potrebbero andar perse. Per questo motivo abbiamo le cosiddette “riserve” che, se ci garantiscono che in venti minuti riescono a raggiungere il centro vaccinale, possono essere immunizzate e si evita di buttare le dosi. Questo è quanto auspicato anche dallo stesso generale Figliuolo, con la sua ordinanza. Con questo spirito noi abbiamo cercato di evitare questi sprechi”.

Leggi anche: Le liste di riserva del vaccino nelle regioni: come funzionano e chi può accedervi

Andrea Scanzi vaccinato in Toscana: come si fa a entrare nelle liste di riserva del vaccino

Giglio ha spiegato che la Regione Toscana si è attrezzata da prima dell’ordinanza di Figliuolo. E ha detto che si tratta di una lista di categoria. “Lui mi ha chiesto di rientrare nelle liste di riserva per una dose disponibile”, ha aggiunto Gigli. E ha due genitori fragili e con patologie vulnerabili. Per questo è stato vaccinato: la categoria era prevista nella prenotazione online. “Naturalmente è passato alla coda di questa lista e abbiamo cominciato chiamando altri”, ha precisato Gigli.

L’Azienda Usl Toscana Sud-Est ha preparato una form dove è possibile fornire l'”Adesione alla vaccinazione COVID per eventuali dosi avanzate” mentre nei prossimi giorni il servizio sarà disponibile in tutta la Regione sul portale prenotavaccino.sanita.toscana.it. Nel modulo online con cui è possibile segnalare “la propria disponibilità alla vaccinazione Anti-Sars-Cov-2 nel caso siano presenti dosi avanzate alla fine delle sedute di vaccinazione” si specifica:

La disponibilità ad essere vaccinati non precostituisce alcun diritto alla vaccinazione e viene utilizzata solo ed esclusivamente nel caso di dosi disponibili a fine seduta.

Possono presentare la propria candidatura solo i soggetti appartenenti a queste categorie:

  • Personale docente e non docente della Scuola;
  • Forze dell’ordine, Forze armate;
  • Persone nate tra il 1941 (che non hanno ancora compiuto 80 anni) e il 1950;
  • Conviventi o care giver di persone estremamente vulnerabili

Coloro che propongono la candidatura devono essere in grado di recarsi presso il centro vaccinale entro 20 minuti dalla chiamata. In Emilia-Romagna invece l’azienda sanitaria di Forlì ha invece una lista d’attesa parallela di persone già aventi diritto all’iniezione ma più avanti nel tempo. Si avvisano tempestivamente queste persone nel caso in cui vi siano rinunce o rimandi di vario titolo. A Messina e in Sicilia la prenotazione è stata chiusa dopo poche ore la scorsa settimana a causa delle troppe richieste.

Andrea Scanzi vaccinato: la risposta del giornalista e il video di Non è l’Arena

Ieri sera e stamattina Scanzi, vaccinato come caregiver con AstraZeneca, è tornato sull’argomento con due post su Facebook. Nel primo se l’è presa con gli haters che lo hanno criticato e gli hanno chiesto come ha fatto a vaccinarsi: “Mi pare davvero tutto eccessivo. Sadico. Carognesco. Il totale rovesciamento della realtà: fai un gesto (totalmente lecito e quel giorno non facilissimo emotivamente) per aiutare la campagna vaccinale del tuo paese dentro una pandemia, e quello che ottieni in risposta è ferocia pura, livore scriteriato e auguri di morte”.

Nel secondo post ha invece ringraziato Paolo Borrometi per un tweet in cui lo ha difeso e poi ha parlato del video dell’intervento di Giglio a Non è l’Arena: “i miei genitori, proprio in quanto fragili, NON possono essere vaccinati con Astrazeneca. Loro devono aspettare Pfizer e Moderna. E purtroppo, come troppi, stanno ancora aspettando. Nelle prossime ore pubblicherò la testimonianza definitiva del responsabile ASL di Arezzo, che ieri – ospite di Non è Salvini su La7 – ha chiuso definitivamente la vicenda, confermando pari pari tutto quello che dico e scrivo da giorni.