Un attentato ha colpito al cuore la città di Kabul, riportando il terrore nella capitale dell’Afganistan. Un’autobomba, probabilmente con a bordo un kamikaze, è esplosa nel quartiere delle ambasciate, provocando almeno 49 morti e circa 300 feriti. Nella zona ci sono anche la sede della Nato e il palazzo presidenziale: si tratta quindi di un’area particolarmente importante e con misure di massima sorveglianza.
La violenta deflagrazione ha danneggiato anche la sede diplomatica francese: ma non ci sono informazioni di cittadini francesi tra le vittime. Tra le strutture che hanno riportato danni c’è anche l’ospedale di Emergency. Ma la ong, attraverso l’account Twitter, ha garantito che lo staff “sta bene e lavora senza sosta per i feriti che stanno arrivando”.
Il presidente afghano, Abdullah Abdullah, ha condannato con durezza l’attentato: “Chi uccide durante il Ramadan non è degno di pace. Merita di essere distrutto”. L’attentato conferma il tentativo dei talebani di rilanciare la controffensiva nei confronti del governo afghano, soprattutto nelle province di Kunduz e dell’Helmand. La situazione ha infatti spinto gli Stati Uniti a preparare l’invio di rinforzi sul territorio: l’esercito ufficiale è sempre più in difficoltà di fronte all’avanzata dei jihadisti, che di recente hanno compiuto un massacro all’interno di una caserma, uccidendo 135 reclute.