Sono passati pochi mesi dall’indagine che ha svelato l’orrore a Reggio Calabria, con donne che abortivano senza loro volontà. E ora tornano nuove inquietanti episodi: una donna di 43 anni è morta ieri nell’ospedale di Reggio Calabria a causa di complicazioni avvenute in seguito a un parto cesareo gemellare. La neomamma, Mirella Lombardo, è deceduta nel reparto Rianimazione dopo essere stata operata d’urgenza a causa di una vasta emorragia, riscontrata diversi giorni dopo il parto.
Ma c’è qualcosa che non convince gli inquirenti, tanto che l’autorità giudiziaria ha già sequestrato le cartelle cliniche per cercare di fare luce su un nuovo possibile caso di malasanità ai Riuniti.
La donna aveva dato alla luce i suoi due bimbi nel reparto di Ginecologia e ostetricia, di recente, come detto, finito al centro delle cronache in seguito all’inchiesta “Mala sanitas”, che ha portato all’arresto e alla sospensione di diversi medici dell’ospedale accusati di falsificare le cartelle cliniche per coprire gli errori avvenuti in sala operatoria.