Ancora missili sull’Ucraina. Oggi, dopo una notte insolitamente tranquilla, i russi hanno di nuovo attaccato Kharkiv e Zaporizhzhia e fatto risuonare le sirene anche a Kiev. Intanto, a 240 giorni dall’inizio del conflitto, la diplomazia continua a muoversi a passi lentissimi.
Il ministro della Difesa russo Shoigu ha parlato della guerra in Ucraina con il suo omologo americano Austin
L’unico evento significativo, registrato nelle ultime ore, riguarda una telefonata, di cui si sa ben poco, tra il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu e il suo omologo americano, Lloyd Austin. Putin, nel frattempo, ha firmato il decreto che istituisce il consiglio di coordinamento governativo “per soddisfare le esigenze che emergono durante lo svolgimento dell’operazione militare speciale” in Ucraina.
È di oggi la notizia, confermata da un funzionario ucraino all’emittente israeliana Kan, che dieci militari iraniani, impegnati ad addestrare i soldati russi nell’utilizzo dei droni kamikaze, sono stati uccisi, la scorsa settimana, durante i raid condotti dalle forze ucraine. Una notizia che confermerebbe i sospetti di Kiev e Washington che istruttori di Teheran starebbero addestrando i russi, in Crimea, a lanciare i micidiali droni Shahed 136.
L’intelligence militare britannica, nel suo consueto report, ritiene che Mosca abbia orchestrato un diversivo annunciando che 70mila soldati bielorussi sarebbero stati coinvolti nel conflitto per spingere le forze di Kiev al confine settentrionale.
“Il 14 ottobre – si legge nel report degli 007 di Londra -, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha affermato che 70.000 soldati bielorussi e almeno 15.000 russi sarebbero stati coinvolti in un nuovo gruppo di forze russo-bielorussi. Il 15 ottobre, le autorità bielorusse hanno diffuso un video in cui si affermava di mostrare l’arrivo delle truppe russe in Bielorussia. Tuttavia, ad oggi è improbabile che la Russia abbia effettivamente dispiegato un numero significativo di truppe extra in Bielorussia”.
Bruxelles nel 2023 garantirà all’Ucraina aiuti finanziari per 1,5 miliardi al mese per sostenere le esigenze dello Stato
L’Ue nel 2023 garantirà all’Ucraina aiuti finanziari, in prestito, per 1,5 miliardi al mese per sostenere le esigenze dello Stato. Ad annunciarlo è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen al termine del Consiglio europeo. “L’Ucraina – ha detto la leader comunitaria – ha bisogno di 3 o 4 miliardi di euro al mese che andranno finanziati da Ue, Stati Uniti e dalle istituzioni finanziarie mondiali. L’Ucraina potrà contare su 18 miliardi di euro in un anno, e beneficiare di importi prevedibili e stabili”.
Anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha posto l’accento sulla necessità di “consolidare il sostengo economico, umanitario e militare” e annunciato che, in vista della conferenza di Berlino per la ricostruzione dell’Ucraina, l’Europa sarà “in prima linea per aiutare il Paese”.
“Ho incontrato il presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo Odile Renaud-Basso. La nostra collaborazione è ora più importante che mai” ha scritto su Telegram il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Gli attacchi missilistici e gli attacchi dei droni kamikaze – ha detto ancora il presidente ucraino – hanno causato una grande quantità di distruzione. Pertanto, è necessario lavorare per il rapido ripristino del nostro Stato oggi. In primo luogo, ciò che riguarda l’energia, le infrastrutture, gli ambiti dell’istruzione, nonché la ricostruzione abitativa”.