Avrebbe dovuto essere una festa. Perché erano i giorni più attesi dell’anno per un piccolo borgo, che ha legato il nome a uno dei piatti tipici della cucina laziale: l’amatriciana, la celebre pasta con guanciale, salsa di pomodoro e pecorino. Amatrice, infatti, si apprestava a celebrare la 50esima edizione della sagra dell’amatriciana, il 27 e 28 agosto, accogliendo centinaia di turisti e buongustai. Il crollo dell’Hotel Roma ha coinvolto proprio molte persone arrivate nel comune reatino per presenziare alla manifestazione e per provare la ricetta originale preparate nel ristorante presente all’interno della struttura ricettiva.
Solidarietà con l’amatriciana
Nella mobilitazione per inviare aiuti alle persone colpite dal sisma, è stata lanciata una proposta: destinare un euro agli sfollati per ogni piatto di amatriciana consumato nei ristoranti. Il food blogger Paolo Campagna ha messo nero su bianco la sua idea: “Bisogna muoversi veloci. Ci provo. Nei prossimi giorni ci doveva essere una festa e invece… lancio una proposta a tutti gli amici ristoratori. Nei prossimi giorni devolviamo tutti un euro per ogni piatto di amatriciana ordinato e consumato?”. La proposta è stata accolta con favore da molti titolari di attività di ristorazione di Roma, ma anche di altre città italiani. Ed è stata apportata una leggera modifica in senso migliorativo con lo scopo di incrementare i fondi. Dal prezzo dell’amatriciana, infatti, verranno presi due euro per gli aiuti: uno sarà messo nel conto del cliente e un altro sarà pagato dal ristoratore. Infine, distintamente da questa iniziativa, la Federazione italiana cuochi (Fic) ha promesso un impegno diretto: “È stato subito attrezzato il furgone logistico con le attrezzature e il furgone frigo con gli alimenti freschi che si metterà in moto appena verrà emesso il decreto del Presidente della Repubblica che garantisce il sostegno economico per l’acquisto delle derrate e i regolari permessi per operare nei luoghi colpiti dal sisma”, hanno spiegato dalla Fic.