Mentre le opposizioni chiedono le dimissioni del presidente Daniele Pace, arriva la bozza del nuovo contratto di servizio di Ama, che sta passando al vaglio dei 15 Municipi. Un passaggio definito dagli stessi mini-sindaci “storico”, anche perché si sta parlando, come hanno scritto in una nota congiunta, di “un contratto di servizio che dovrà prevedere necessariamente anche la risoluzione di questioni irrisolte da ormai troppo tempo, come l’inserimento di nuove strade e la manutenzione e la pulizia delle aree antistanti le stazioni ferroviarie”.
A Roma la bozza del nuovo contratto di servizio di Ama sta passando al vaglio dei 15 Municipi
Il documento, dopo il via libera dei Municipi, tornerà in commissione Ambiente. In ultimo, il voto della Giunta capitolina e del Consiglio di amministrazione della municipalizzata. Ma quali sono le principali novità? Pare che aumenteranno i luoghi interessati alla pulizia: a quelli già previsti si aggiungeranno le aree private ad uso pubblico, come parcheggi, piazze, sottopassi, sovrappassi e uscite di sicurezza pedonali.
Secondo quanto riferito dal consigliere municipale del Municipio V, Edoardo Annucci, per esempio, le strade coperte da servizi passeranno da 538 a 812, su un totale di 931 strade presenti nel Municipio in questione. La gestione della raccolta dei rifiuti, poi, con l’arrivo delle Ama di quartiere – una delle novità più attese – verrà decentralizzata. Una scelta che dovrebbe, nelle intenzioni, facilitare la comunicazione tra Ama e i Municipi, ma anche tra gli operatori e i Comitati di quartiere.
E ancora: una nuova modalità di raccolta, quella dell’isola ecologica, che si pone l’obiettivo di andare a migliorare il servizio lì dove il porta a porta non ha funzionato come previsto. Il Municipio del Centro Storico ha già espresso parere positivo, mentre il X, quello di Ostia, ha manifestato qualche perplessità visto che alcune delle richieste avanzate, come quella della pulizia della sabbia sui marciapiedi, non è stata accolta. La giustificazione? Ama non avrebbe i mezzi adeguati. Una spiegazione che, secondo alcuni consiglieri municipali, rappresenterebbe la scarsa considerazione che il Campidoglio ha del mare di Roma visto che, invece, è prevista la pulizia del Lungotevere.
Nella bozza del contratto è previsto un aumento del numero di aree interessate dalla pulizia
Insomma, il Comune ci riprova e tenta di sanare quella che è una delle ferite più profonde della Capitale: l’incapacità di tenere pulita la città. Intanto, però, le ultime notizie che riguardano la municipalizzata non sono delle migliori. Una tra tutte: il bando da 35 milioni di euro per sostituire tutti i cassonetti capitolini entro il Giubileo, che è andato deserto, costringendo l’Ama a rovistare tra i secchioni rotti per cercarne qualcuno da rimettere a nuovo. Non proprio il segno di un’azienda che funziona e che deve assicurare un servizio efficiente per la Capitale.