Roberto Abbruzzo, 28 anni, macellaio della zona, sposato e padre di una bimba piccola, e Margherita Della Ragione, di 35 anni sono le vittime del crollo del ballatoio della Vela celeste di Scampia. In gravi condizioni c’è una ragazza di 25 anni. Altri feriti non sono in pericolo di vita. I bimbi feriti con traumi ricoverati sono 7 ed hanno un’età compresa tra gli 8 ed i 2 anni. I bambini hanno fratture multiple, contusioni e diverse lesioni d’organo. Due sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio. Sulla Vela celeste c’era un cantiere che avrebbe dovuto rafforzare le paratie del piano terreno e i varchi di accesso. Troppo tardi. Gli 800 abitanti attendono da tempo le nuove case che gli sono state promesse dopo la decisione di abbattere le Vele. Troppo tardi. La tragedia è stata più veloce del progetto Re-Start Scampia.
Nel frattempo il cosiddetto decreto Caivano che avrebbe voluto essere il primo passo per la rinascita del Sud sta facendo scoppiare le carceri di minorenni mentre coloro che compiono i 18 anni in cella vengono traslocati con gli adulti. La sicurezza sventolata da Giorgia Meloni durante la sua passerella a Caivano non ha niente a che vedere con la difesa delle dignità delle persone. Da queste parti la sicurezza consiste nel non morire schiacciati da case pericolanti, non avere nessun’altra opportunità oltre al degrado. La vera sicurezza consiste nell’opportunità di avere speranza, non punizioni. L’arresto del ragazzino spacciatore sfruttato dalla mafie è omeopatia penale qui dove le case cadono in testa agli inquilini. E no, non è solo Napoli, non è solo il Sud, non è solo Scampia.