La prima mossa di Micaela Gelera, fresca di nomina da commissaria dell’Inps, è stata quantomeno azzardata. E l’ha costretta a un immediato passo indietro. L’istituto di previdenza ha dovuto correggere i cedolini delle pensioni di luglio che contenevano quello che è stato definito dalla Spi Cgil un “errore grave”.
Cedolino sbagliato per le pensioni Inps di luglio. La quattordicesima diventa un dono del governo Meloni
Per Gelera è stato solo un “disguido”, a cui si è subito messo rimedio intervenendo “tempestivamente per fare chiarezza”. Resta, però, l’inganno di fondo per i tanti pensionati che hanno ricevuto un cedolino nel quale la quattordicesima figurava come una sorta di bonus Meloni.
La voce corrispondente alla quattordicesima, infatti, non era quella tradizionale, di tutti gli anni, in cui si fa riferimento alla legge 3 agosto 2007, n. 127, che ha introdotto la mensilità aggiuntiva di luglio. Bensì stavolta, per alcuni cedolini, la scritta era “Aumento delle pensioni basse 2023”, ovvero l’incremento di circa 10 euro previsto dalla manovra – e quindi dal governo Meloni – per le pensioni minime, passate da 563,73 a 572 euro (arrivando a 600 euro per gli over 75).
Quindi leggendo “Aumento delle pensioni basse” si aveva una cifra non di pochi spicci, ma di oltre 500 euro, facendo corrispondere a questa voce l’importo della quattordicesima, ben più alto. E per il quale, ovviamente, il governo non ha alcun merito, esistendo ormai da oltre 15 anni per i pensionati con redditi inferiori a 14.657,24 euro annui.
Il caos nasce dal fatto che l’aumento delle pensioni minime, introdotto con la legge di Bilancio targata Meloni, non è stato erogato a partire da gennaio, come previsto dalla manovra. Gli aumenti scattano solamente a luglio, con tanto di arretrati. La voce relativa agli aumenti doveva essere separata da quella sulla quattordicesima, trattandosi di due cose completamente diverse. Ma così non è stato per alcuni pensionati.
Appena nominata commissaria dell’istituto di previdenza Micaela Gelera finisce subito nella bufera
Alla fine l’Inps è dovuto intervenire nuovamente per far sì che le due voci siano separate, evitando di trarre in inganno chi magari può pensare che quell’aumento sia qualcosa di strutturale, invece che la quattordicesima percepita in un solo mese. L’istituto ha spiegato che la dicitura “Aumento pensioni basse 2023” era stata riportata “erroneamente per una ridotta platea di pensionati”.
Le specifiche, assicura l’Inps, erano “state già comunicate agli aventi diritto sia con sms su cellulare, sia con notifica sulla sezione MyInps, sia via mail”. I cedolini sono quindi stati rettificati, assicura Gelera. Per Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5s alla Camera, resta però “un’operazione diabolica e a dir poco fuorviante”.