Un favore da novanta euro. Paolo Giordana, capo di gabinetto della sindaca di Torino, Chiara Appendino (M5S), si è dimesso per un biglietto dell’autobus o, per meglio dire, per un amico che aveva preso una multa perché non aveva timbrato in tempo. Giordana ha telefonato al presidente di Gtt – la società che gestisce i trasporti pubblici nel capoluogo piemontese – e gli ha chiesto “cosa possiamo fare?”. La conversazione, captata dalla procura nell’ambito di un’altra vicenda, è finita su Repubblica. E Giordana, dopo una mattinata trascorsa a Palazzo di Giustizia per tutt’altro motivo (è stato interrogato dai pm che indagano sui conti), ha scelto di fare un passo indietro.
L’uomo che più d’ogni altro ha costruito la carriera della Appendino, dirigente comunale di lungo corso, è rimasto privo del sostegno del Movimento. “Chi fa errori come questo va fuori”, è il mantra grillino. E il candidato premier Luigi Di Maio ha precisato che “le dimissioni si commentano da sole”. Il tutto per un episodio che, a quanto si apprende, potrebbe non avere ripercussioni giudiziarie. Non solo per la lieve entità del fatto. Giordana disse che l’amico si lamentava perché i controllori non gli avevano lasciato il tempo di timbrare il biglietto. Se avesse pagato subito, sarebbero stati 26 euro. Senza conciliazione diventarono 90. Il presidente di Gtt, Walter Ceresa, si fece mandare il verbale via Whatsapp e il giorno dopo, 26 luglio, richiamò il capo di gabinetto: “Risolto, nessun problema, la multa non arriverà”.
Le due telefonate sono state inserite in un processo relativo ai conti della Gtt. Ma l’impressione è che non sfoceranno nell’apertura di un fascicolo. La Gtt è privata e, quindi, è impossibile ipotizzare un abuso d’ufficio. Anche ammesso che ci sia stata qualche irregolarità, resta solo un piccolo (e presunto) caso di malcostume. Di quelli che però fanno infuriare il popolo pentastellato. “Sono convinto – ha comunicato Giordana – della correttezza della mia condotta. Ma più di ogni altra cosa mi preme tutelare Torino e l’amministrazione”. La sindaca, ringraziando l’ex capo di gabinetto, si è detta “umanamente dispiaciuta per la persona”.