L’inflazione scende, ma è solo un effetto illusorio. Perché il carrello della spesa torna a correre. Ovvero le spese obbligate degli italiani. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, sono infatti aumentati a settembre su base tendenziale, passando dal +0,6% al +1,1%. Sono invece scesi su base annua allo 0,6%.
Le stime preliminari dell’Istat per il mese appena terminato evidenziano invece una discesa dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi: -0,2% su base mensile, mentre l’aumento su base annua è dello 0,7% (contro l’1,1% del mese precedente). A settembre l’inflazione acquisita per il 2024 è pari al +1% per l’indice generale e al +2,1 per la componente di fondo.
La discesa dell’inflazione è un’illusione, sale il carrello della spesa
Ma, come detto, il problema riguarda il nuovo aumento del carrello della spesa, come sottolinea anche Assoutenti. “I rialzi che stanno interessando alcuni comparti meritano la massima attenzione – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il carrello della spesa registra infatti una forte crescita con i listini che salgono del +1,1% su anno, e va ancora peggio per alimentari e bevande analcoliche i cui prezzi salgono del +0,4% in un solo mese, +1,4% su anno; i beni alimentari lavorati si impennano addirittura del +1,8% rispetto al settembre dello scorso anno”.
Segnali ritenuti preoccupanti perché riguardano “spese primarie delle famiglie e beni di cui i cittadini non possono fare a meno”. Parla di “effetto ottico”, in riferimento ai dati sull’inflazione, il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, secondo cui si tratta solo di un “miraggio” legato al fatto che sono terminate le vacanze e con loro le “speculazioni sulle ferie che avevano portato a rincari astronomici”. Il vantaggio economico, quindi, non ci sarà, ma anzi il costo della spesa aggiuntiva sarà superiore ai 100 euro.