L’indiscrezione pubblicata da Bloomberg, che parlava di discussioni avanzate con Space X di Elon Musk per fornire servizi di telecomunicazione sicuri all’Italia con un contratto quinquennale da 1,5 miliardi, continua a tenere sulle spine l’esecutivo e la politica. La questione approderà oggi al question time alla Camera con l’interrogazione di Nicola Fratoianni.
“Vogliamo sapere dal governo se, indipendentemente dall’ovvia smentita della presidenza del Consiglio sulla sottoscrizione di contratti e/o accordi con Elon Musk, è vero, invece, che il ministero della Difesa del nostro Paese abbia già esaminato e approvato l’accordo tra il governo italiano e Space X e comunque quali siano le intenzioni e gli orientamenti del ministero della Difesa”, si legge nel testo dell’interrogazione.
“Musk è un protagonista dell’innovazione a livello mondiale: un eventuale accordo con lui per garantire connessione e modernità in tutta Italia non sarebbe un pericolo ma una opportunità. Confido che il governo acceleri in questa direzione, perché offrire servizi migliori ai cittadini è un dovere”, ha auspicato il vicepremier e ministro leghista Matteo Salvini.
Musk smentisce Meloni e dà l’accordo per fatto: “Sarà fantastico”
Ieri la risposta di Musk: “Sarà fantastico. Anche altri Paesi in Europa chiederanno di usufruirne”. “Non bisogna parlarne, sennò i padroni si arrabbiano. Hai letto stamattina i giornali, no? L’ordine è ‘Musk cattivo, Meloni venduta’”. Così Andrea Stroppa referente italiano di Musk in un post su X nel quale simula una sessione di Q&A (domande e risposte) sulla situazione dei satelliti in Europa.
Stroppa afferma che l’Italia con 500 milioni spesi ha solo il 3,4% nel consorzio europeo per il lanciatore Ariane6, nel quale, afferma, non c’è nessun italiano che decide e per un razzo “nato già vecchio” che ha fatto il suo primo lancio a fine del 2024 e dice “ironia della sorte si sono dovuti fermare di nuovo prima di lanciarlo perché ha problemi tecnici”.
Quanto basta per infiammare le opposizioni. “Meloni e Salvini si contraddicono a vicenda mentre giocano a fare la gara a chi è più amico di Musk. Sul piatto resta un possibile accordo per consegnare pezzi della nostra sicurezza nazionale a Musk per 1,5 miliardi degli italiani. Vengano in Parlamento a spiegare anziché stare sui social o nascondersi dietro qualche nota”, argomenta il leader del M5S Giuseppe Conte.
“Non possiamo sapere quel che sta succedendo nel nostro Paese dai commenti social di un cittadino straniero come Musk interessato a espandere i suoi affari in Italia e in Europa. La storia è costellata da personalità tutte ‘genio e sregolatezza’. Ma un Governo che vuole tutelare l’interesse nazionale e la trasparenza dei processi democratici non affida a loro asset strategici con trattative riservate. Viene piuttosto in Parlamento a chiarire a tutti gli italiani”, conclude Conte.
“Affidare a SpaceX l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink equivale a svendere la sicurezza nazionale perché si metterebbe in mano a un cittadino straniero che ha mire politiche l’accesso ai dati dell’intero Paese”, avverte Gaetano Pedullà, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
Centrosinistra compatto: Meloni riferisca in Aula
Sulla stessa linea il Pd. “La corsa della destra italiana al bacio della pantofola all’uomo più ricco del mondo starebbe assumendo tratti ridicoli, se non fosse che in gioco ci sono la sicurezza nazionale, i soldi dei cittadini italiani e i loro dati sensibili. Perché ieri il vice-premier Salvini, con la conferma di Musk stesso, ha di fatto smentito la dichiarazione di Palazzo Chigi che sosteneva che tra il governo e SpaceX non si stia concludendo l’accordo per l’utilizzo del sistema Starlink”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein che chiede che la premier “venga in Parlamento a riferire su questa vicenda paradossale”.
Ma c’è anche nella maggioranza chi frena. “Serve molta prudenza quando si parla di sicurezza nazionale e di dati sensibili. Da parte nostra non c’è alcun no pregiudiziale, ma la richiesta al governo di essere molto cauti”. Così, ad Affaritaliani.it, il portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera Raffaele Nevi.
Bruxelles spettatrice: non vuole alimentare lo scontro
Un eventuale accordo tra l’Italia e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink è compatibile con la partecipazione al progetto Iris², la costellazione per l’internet satellitare dell’Unione Europea, spiega all’Ansa un portavoce della Commissione europea interpellato sulla questione.
“Un regolamento dell’Ue istituisce il sistema Iris² ed è quindi applicabile in tutta l’Ue. L’Italia, in quanto Stato sovrano – sottolinea – ha il pieno potere discrezionale di procedere con decisioni e azioni sovrane”.