Dieci morti e tre dispersi è, per il momento, il tragico bilancio dell’alluvione che nelle scorse ore ha colpito le Marche. Lo ha reso noto ieri in serata la Prefettura di Ancona aggiornando il precedente dato e sottolineando che ci sono ancora tre persone disperse. Intanto proseguono senza sosta nel Senigalliese (Ancona), e sono continuate tutta la notte, le ricerche delle tre persone che ancora risultano disperse (Mattia, 8 anni, la 56enne Brunella Chiù e un uomo di Arcevia).
Dopo l’alluvione che ha colpito le Marche proseguono senza sosta nel Senigalliese le ricerche dei dispersi, tra i quali c’è anche un bambino
🔴 #Ancona, 400 #vigilidelfuoco al lavoro, prosegue la ricerca dei tre dispersi dopo il #nubifragio, due a Barbara e uno a Fabriano. 400 interventi fatti, conclusa l’operazione di rimozione dei tronchi sotto il ponte della ferrovia a Senigallia [#17settembre 7:15] pic.twitter.com/0mtbI25wic
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) September 17, 2022
Le vittime sono state tutte identificate. Strade interrotte, auto inghiottite dal fango, ponti crollati, alberi abbattuti, case allagate e senza corrente elettrica, aree inagibili e corsi d’acqua straripati: un violento nubifragio ha colpito il territorio marchigiano.
La provincia di Ancona, in particolare Senigallia, e l’Alto Pesarese sono le zone più colpite. “Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche”, ha annunciato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa dopo il Cdm di ieri e prima di recarsi nei luoghi colpiti.
“È previsto – ha spiegato – lo stanziamento di 5 milioni per i primi interventi per la popolazione”. Draghi ha espresso “profondo cordoglio per le vittime dell’alluvione delle Marche e la vicinanza mia e del governo – ha detto – ai familiari delle vittime e a tutti i feriti”.
Il premier ha poi riferito di aver sentito il presidente della Regione, Francesco Acquaroli: “Ho assicurato che il governo farà tutto ciò che è necessario”, ha affermato. Draghi ha ringraziato, tra gli altri, “tutti i soccorritori per la professionalità, la dedizione e il coraggio che stanno dimostrando nelle operazioni di assistenza”.
Durante il nubifragio, molte persone hanno trovato riparo ai piani alti e i Vigili del Fuoco hanno fatto sapere di aver salvato nella notte decine di persone che si erano rifugiate sui tetti delle abitazioni e sugli alberi. Per il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che si è recato sul posto, “la quantità di acqua che è caduta è veramente notevole”.
“Più di 400 mm in alcune aree – ha aggiunto parlando a Sky TG24 -, che corrispondono a un terzo di quello che normalmente cade durante tutto l’anno”. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha descritto quanto accaduto come “una tragedia di enormi proporzioni”. “Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire”, ha affermato Acquaroli. “Il pensiero – ha aggiunto – va alle persone scomparse e alle loro famiglie, a cui esprimo cordoglio e vicinanza”.
In una lettera indirizzata al capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per chiedere lo stato di emergenza nel territorio marchigiano, Acquaroli ha ricordato che il nubifragio, nel corso del quale sono caduti in circa tre ore 420 millimetri di pioggia, la metà di quello che piove in un anno nella regione, si è principalmente riversato nelle province di Pesaro Urbino e Ancona.
Oltre Senigallia, particolarmente colpiti sono stati i comuni dell’entroterra nel nord della regione. Tra questi ci sono: Cantiano, Cagli, Frontone, Pergola, Serra Sant’Abbondio in provincia di Pesaro Urbino e Sassoferrato, Arcevia, Ostra, Serra de Conti, Barbara, Trecastelli, Corinaldo in provincia di Ancona.
“Lo straordinario sforzo operato dal sistema di protezione civile, volontariato, vigili del fuoco e forze dell’ordine sino a qui compiuto – ha affermato Acquaroli – si sta rivelando tempestivo: si è attuato un massiccio dispiegamento di risorse umane e materiali anche con la collaborazione della Difesa, che ha messo a disposizione elicotteri con capacità operative nelle ore notturne”.
Per oggi è stato proclamato il lutto su tutto il territorio regionale, con le bandiere esposte a mezz’asta sugli edifici istituzionali della Regione. Nel primo pomeriggio, secondo i dati diffusi dalla Prefettura di Ancona, erano circa 150 gli sfollati impossibilitati a rientrare nelle loro case, la maggior parte dei quali nel comune di Senigallia.
In base ai numeri dell’ufficio del governo di Ancona, inoltre, sul territorio sono state impegnate 200 unità dei Vigili del Fuoco, 100 dei Carabinieri, 50 della Polizia di Stato e 30 della Guardia di Finanza, mentre per la giornata di domani è prevista allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico.