All’ospedale di Patti bloccata una frattura con cartone anziché gesso

All'ospedale Barone Romeo di Patti, in provincia di Messina, per curare una frattura, invece di usare il gesso, si utilizza del cartone.

All’ospedale di Patti bloccata una frattura con cartone anziché gesso

All’ospedale Barone Romeo di Patti, in provincia di Messina, per curare una frattura, anziché usare il gesso si utilizza il cartone. Lo denuncia Cateno De Luca. “La sanità è allo sbando, un colabrodo, lo denunciamo da mesi. Ospedali pubblici ormai al collasso a causa di una politica miope” ha detto il leader di Sud chiama Nord.

All’ospedale Barone Romeo di Patti per curare una frattura invece di usare il gesso si utilizza del cartone

“Da mesi Sud chiama Nord denuncia le forti criticità che interessano i pronto soccorso della provincia di Messina, ricevendo assurde e false rassicurazioni – continua – Sul caso specifico del ‘Barone Romeo’, con Pippo Lombardo abbiamo già chiesto un’ispezione sia per l’ospedale di Patti che per tutti i presidi dell’ASP 5”, aggiunge De Luca.

De Luca: “Il governo siciliano e quello nazionale stanno portando il Paese verso il baratro”

Insomma, conclude De Luca, “il governo siciliano e quello nazionale targato Meloni stanno portando il Paese verso il baratro. Dove sono le risorse per la sanità pubblica? Un diritto sacro santo calpestato dalla politica che preferisce fare passerelle e distribuire mancette elettorali. Schifani e il suo assessore alla sanità devono immediatamente dimettersi: sono una vergogna nazionale”.

Schifani annuncia un’ispezione

L’assessorato regionale della Salute ha disposto un’ispezione urgente all’ospedale di Patti. “Essendo venuta a conoscenza dai giornali di questi gravi fatti – dice l’assessore Giovanna Volo -, mi sono attivata immediatamente, in pieno accordo con il presidente Schifani, per accertarne l’origine e verificare l’eventuale mancato rispetto delle procedure previste dai protocolli. Dopo aver sentito i vertici dell’azienda sanitaria di Messina, ho dato mandato al dipartimento Attività sanitarie dell’assessorato, guidato dal dirigente generale Salvatore Requirez, di procedere con la massima urgenza a un intervento ispettivo. Questo sarà svolto nelle prossime ore e gli esiti mi saranno riferiti al fine di verificare le eventuali responsabilità e adottare i provvedimenti idonei al superamento delle criticità accertate”.

“I fatti accaduti nei giorni scorsi nel Pronto soccorso dell’ospedale di Patti e denunciati oggi dalla stampa – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -, ma anche le numerose segnalazioni di disservizi e inefficienze che abbiamo registrato negli ultimi tempi impongono un intervento immediato da parte del governo regionale. Avvieremo, quindi, una rigorosa e completa indagine sullo “stato di salute” dei Pronto soccorso dell’Isola, così da conoscere le criticità nel dettaglio e intervenire tempestivamente con misure adeguate ed efficaci. Al di là della oggettiva e cronica carenza di personale medico, di cui siamo bene a conoscenza e su cui stiamo lavorando concretamente e in maniera strutturale, sento il dovere politico e morale di intervenire sulle emergenze che interessano le nostre strutture sanitarie ospedaliere”.

La Procura apre un’inchiesta

La procura di Patti ha aperto un fascicolo su quanto accaduto sabato scorso al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, dove a un giovane è stato bloccato l’arto fratturato, una gamba, usando un cartone perché non c’erano stecche per l’ingessatura. Il fascicolo è a modello 45, cioè nel registro degli atti che non costituiscono reato.

M5S: “È l’emblema di una sanità siciliana da terzo mondo”

“La notizia del cartone usato per bloccare una frattura all’ospedale di Patti – afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca – è l’emblema di una sanità siciliana da terzo mondo e non certo per colpa del personale sanitario che fa miracoli con i pochissimi mezzi che ha disposizione. Schifani è lestissimo a chiedere scusa (dopo), quando invece dovrebbe, sì, chiedere, ma ai suoi sottoposti cosa manca e cosa c’è da fare per una sanità in coma, perché, stando a come vanno le cose, abbiamo motivo di credere che nemmeno quello faccia o non lo faccia con la dovuta frequenza e insistenza. Un fatto gravissimo del genere non è che la punta dell’iceberg in un mondo ormai allo sbando e con gravissime colpe di chi lo governa. Sicuramente ora si andrà alla ricerca del capro espiatorio cui addossare le colpe di una governance pessima, ma la realtà è che a non funzionare è proprio la sua idea di sanità”.