Il riscaldamento globale che causa siccità, inondazioni e incendi sempre più frequenti anche nelle zone mediterranee, sarà nei prossimi anni un fattore sempre più ingombrante da tenere conto per la nostra sopravvivenza e per i continui flussi migratori. Il rapporto “Cambiamento climatico e territorio” del comitato scientifico dell’Onu sul clima, l’Ipcc, diffuso ieri a Ginevra, tiene insieme tutti questi aspetti. Piogge violente, alluvioni, siccità e desertificazione strappano fette sempre più ampie di terreno ai contadini, soprattutto nelle regioni più povere, in particolare Africa, Medio Oriente, Asia e America latina. In molte di queste regioni avanzeranno i deserti, che potrebbero invadere anche le regioni mediterranee. Ma soprattutto aumenteranno le migrazioni, all’interno di paesi e oltre le frontiere. Ed è paradossale che proprio il partito dei “porti chiusi” spinga per trivelle e inceneritori, contribuendo dunque all’inquinamento e alla conseguente migrazione climatica, come denunciato nel report delle Nazioni Unite.
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