Alla Nato finisce l’era Stoltenberg. Il Patto Atlantico ha scelto il primo ministro olandese Rutte come prossimo segretario generale

Alla Nato finisce l'era Stoltenberg. Il Patto Atlantico ha scelto il primo ministro olandese Rutte come prossimo segretario generale

Alla Nato finisce l’era Stoltenberg. Il Patto Atlantico ha scelto il primo ministro olandese Rutte come prossimo segretario generale

Dopo mesi di discussioni, il primo ministro olandese, Mark Rutte, è stato ufficialmente nominato segretario generale della NATO. A darne notizia è il Consiglio Nord Atlantico, che ha deciso di nominare Rutte come “prossimo segretario generale della NATO, succedendo a Jens Stoltenberg”. Sempre secondo quanto dichiarato dal Patto Atlantico, il primo ministro olandese “assumerà le funzioni di segretario generale dal 1° ottobre 2024, quando scadrà il mandato di Stoltenberg,” che ha guidato l’Alleanza per dieci anni.

“So di lasciare la NATO in buone mani,” ha commentato subito l’attuale segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg. Quest’ultimo ha detto di accogliere “con grande favore la scelta di Mark Rutte come mio successore” in quanto “è un vero transatlantista, un leader forte e un costruttore di consenso. Gli auguro di avere successo mentre continuiamo a rafforzare la NATO”.

Le reazioni alla decisione della Nato

Subito dopo l’annuncio, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è congratulata con Rutte per essere stato scelto come prossimo segretario generale del Patto Atlantico. “Congratulazioni, caro Mark Rutte, per essere stato eletto nuovo segretario generale della Nato. La tua leadership e la tua esperienza saranno fondamentali per l’alleanza in questi tempi difficili. Non vedo l’ora di lavorare con te per rafforzare ulteriormente il partenariato Ue-Nato”, ha scritto von der Leyen su X.

Ben meno entusiasta il Cremlino, con il portavoce Dmitry Peskov, secondo cui “è improbabile che questa elezione cambi qualcosa nella linea generale dell’Alleanza, che al momento (…) sta lavorando per infliggere una sconfitta strategica alla Federazione Russa”.