Atterrerà questa sera a Fiumicino, poco dopo le 23, l’ultimo volo di Alitalia, l’Az 1586 da Cagliari, con l’arrivo del quale, dopo 75 anni di attività, si chiuderà la storia della più grande compagnia aerea italiana. Da domani Alitalia, tra molte incertezze, lascerà, infatti, il campo alla nuova Ita (leggi l’articolo) e se da un lato la compagnia si risparmia almeno il record di uno sciopero nel primo giorno di lavoro, dall’altro deve incassare la perdita dei servizi tra la penisola e la Sardegna alle condizioni calmierate della cosiddetta continuità territoriale.
Ad aggiudicarsi i relativi contributi pubblici dovrebbe essere infatti la spagnola Volotea, che avrebbe presentato le offerte più vantaggiose per la copertura dei voli a prezzi agevolati per i residenti in Sardegna che devono spostarsi sino al 14 maggio prossimo. Queste per lo meno le indiscrezioni circolate ieri quando il seggio di gara era ancora riunito per verificare la documentazione. Rispetto alla base d’asta di 37 milioni, Ita avrebbe presentato un’offerta di 28,4 milioni (ribasso di 8,5 milioni), mentre Volotea è arrivata a 21 milioni (ribasso di 15,9 milioni): una differenza di 7,3 milioni che premia il low cost. Dunque, se Volotea dovesse vincere la gara, alle casse della Regione guidata da Christian Solinas la continuità territoriale costerebbe 21 milioni e non 37, mentre con la vittoria di Ita il costo sarebbe di 28 milioni.
IL NUOVO VETTORE. Per quanto riguarda l’operatore che subentrerà ad Alitalia, Ita avrà una flotta di 52 aerei, che diventeranno 78 nel 2022, con aeromobili di nuova generazione. Le rotte saranno 61 e i dipendenti tra 2.750 e 2.950, che nel 2025 saliranno a 5.550-5.700.
E a Fiumicino, questa sera, in coincidenza dell’arrivo dell’ultimo volo di Alitalia, il Cagliari-Roma per l’appunto, ci sarà anche il sindaco Esterino Montino. “Oggi è una giornata molto triste per il nostro Paese – ha detto il sindaco del comune laziale -: Alitalia compirà il suo ultimo volo. Io sarò lì, per dire addio alla nostra compagnia di bandiera, con una storia lunga 70 anni, per la quale ci siamo battuti per anni ma che si è preferito fare fallire, con conseguenze gravissime, a partire dai posti di lavoro persi”.
“Perché è bene ricordarlo – ha aggiunto Montino -: le responsabilità dello sfacelo di Alitalia non è delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, ma sono loro che stanno pagando il prezzo più alto. Un prezzo che pagheremo anche come Paese. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che Ita, la società che dovrebbe prendere il posto di Alitalia, ha perso la gara per la continuità territoriale con la Sardegna. Da domani, i collegamenti aerei saranno garantiti da Volotea, una compagnia spagnola. La Sardegna è, dunque, spagnola. Almeno in termini di aviazione civile. Uno scandalo, a mio avviso, e un pessimo inizio per Ita”.
“Mi auguro, come sindaco e come cittadino di questo Paese – conclude – che si sia trattato di un episodio e che Ita cambi rotta (è il caso di dirlo) affermandosi nel comparto aereo e garantendo, così, al nostro Paese il ruolo che merita in Europa e nel Mondo, oltre che l’occupazione dell’ex personale di Alitalia”.