Le Organizzazioni non governative (Ong) che aiutano i migranti a sbarcare sono ormai un caso nel Governo. Da una parte il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che indossa i panni del grillino, dando ragione addirittura a Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle; dall’altra il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nel ruolo del Sor Tentenna. A prendere le difese delle Ong è comunque intervenuto il presidente del Senato, Piero Grasso: “Bisogna parlare delle indagini quando sono concluse non quando sono in corso. Mi pare un o’ fuori dall’ordinamento che un magistrato, un procuratore, si possa pronunciare ancora prima che si facciano le indagini”.
“Io do cento per cento di ragione al Procuratore Zuccaro perché ha posto una questione vera. Tutti coloro i quali devono sapere sanno che questo rischio c’è”, ha scandito infatti il titolare della Farnesina in un incontro a Taormina. “Ha il 100% di ragione lui. Sono degli ipocriti e dei sepolcri un po’ imbiancati tutti quelli che si indignano a comando: se i magistrati dicono delle cose che a loro piacciono, allora i magistrati possono parlare. Se dicono cose che a loro non piacciono, i magistrati devono stare zitti”, ha aggiunto Alfano.
Posizione molto più prudente quella del premier: “Se ci sono da parte della magistratura delle informazioni attendibili e credibili, non sarà certo il Governo a contrastarle. Ma distinguiamo questo dal fatto che per noi l’attività delle organizzazioni di volontariato è preziosa e benvenuta”. A dargli manforte è intervenuto pure l’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, che ha colto l’occasione per attaccare la Lega e i 5 Stelle sul tema dell’immigrazione: “Da qualche giorno, Salvini e Di Maio, che sono sulle stesse posizioni sull’immigrazione, hanno cominciato ad attaccare i volontari delle Ong”. E quindi ha spiegato: “Se una Ong fa cose che non vanno, si blocca quella Ong, non si spara nel mucchio per prendere voti. Loro vogliono prendere voti, noi invece vogliamo bloccare scafisti”.