di Nicoletta Appignani
E campagna elettorale fu, anche nella città eterna. Con la mossa a sorpresa del sindaco in carica, Gianni Alemanno: referendum on-line su Equitalia, dal primo luglio Roma cambia il gestore della riscossione. Vale a dire, è partita la rincorsa a Beppe Grillo e ai suoi Cinque Stelle. Alemanno, insomma, si prepara alle imminenti elezioni prendendo spunto da chi nelle ultime amministrative è stato votato da un italiano su quattro: Beppe Grillo appunto, l’inventore dei sondaggi on-line, il profeta dell’eliminazione in modalità Grande fratello.
Poche adesioni
Più volte criticato e a tratti anche sbeffeggiato, l’M5S, per la scarsissima affluenza di voti alle consultazioni telematiche: Rodotà sarebbe dovuto diventare Capo dello Stato con 4 mila voti. C’è però da evidenziare che anche al referendum on-line promosso dal primo cittadino, peraltro su una tematica tanto cara ai cittadini come quella di Equitalia, hanno aderito poco meno di 35 mila persone. Una percentuale esigua, se si pensa a una popolazione complessiva di 3 milioni di abitanti. “Volete voi che Roma Capitale gestisca direttamente la riscossione coattiva delle proprie entrate tributarie e patrimoniali?” Alias: “Volete uscire da Equitalia?”. Questa la domanda che Alemanno ha pubblicato sul sito istituzionale dell’amministrazione e alla quale, neanche a dirlo, hanno trionfato i “sì”. Al voto, pubblicizzato anche con diversi manifesti sparsi per la Capitale, quasi 30 mila hanno votato per l’uscita di Roma da Equitalia, vale a dire, l’88% del totale. Altri 4 mila invece, il 12% circa, hanno scelto la riscossione coatta dei tributi tramite una società individuata attraverso una gara a evidenza pubblica.Così ieri la giunta della Capitale ha votato la delibera: dal 1° luglio a Equitalia subentra Roma Capitale. L’obiettivo è quello di una riscossione più flessibile e intelligente, si spera dal volto più umano, valutando caso per caso. “Saremo inflessibili con gli evasori – ha dichiarato ieri Alemanno – ma per chi dimostrerà di non poter pagare sono previste rateizzazioni fino alla sospensione. È un segnale importante in un momento di crisi economica”. Il servizio sarà svolto dal Dipartimento Risorse economiche di Roma Capitale, con la consulenza di Aequa Roma, senza nuove assunzioni. Ed è prevista anche la costituzione di un comitato etico che esaminerà le istanze.
Le repliche
Una bella bordata, in campagna elettorale, che non poteva non suscitare le reazione degli avversari dell’attuale sindaco nella prossima competizione.“Penso che Alemanno in questo periodo stia dimostrando una fantasia molto fervida – commenta il candidato del centrosinistra Ignazio Marino, che chiude però con una battuta al vetriolo – Pensi piuttosto a quello che non è stato fatto in questi cinque anni per evitare che Roma divenisse una città con un Pil in negativo, con una disoccupazione che è arrivata ad oltre 10% e quella giovanile sopra il 40”. Non è tenero neanche l’altro candidato, Alfio Marchini: “Visto che ha introdotto un recupero dell’evasione fiscale di circa 40 milioni tra bilancio dell’Ama e bilancio del Comune, io prima vorrei chiedere al sindaco come intende recuperare questi soldi dal momento che Roma è in una crisi enorme. Vorrei capire se questo è un mezzo per essere ancora più aggressivi”.