Gabriele Albertini non si candiderà a sindaco di Milano, ad annunciarlo è stato lui stesso spiegando dal suo sito internet di essere costretto a rinunciare “per ragioni personali “. “In questo giorno a me caro – scrive Albertini -, che coincide con la data in cui nel 1997 ho giurato da sindaco per la prima volta, mi rivolgo ai concittadini milanesi, agli amici e sostenitori, ai leader del centro-destra: Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, al quale rivolgo con affetto un augurio di pronta guarigione”.
“Vi devo una risposta – prosegue Albertini – dopo settimane in cui ho sentito l’affetto e il sostegno di voi tutti. Alcuni sondaggi m’avevano indicato come possibile candidato vincente nella imminente consultazione elettorale per la scelta del sindaco di Milano. Purtroppo devo comunicare che per un insieme di ragioni personali non posso accettare questa generosa opportunità offertami. Nè voglio mantenere questa incertezza che potrebbe danneggiare il corso della campagna”.
“Desidero però ribadire tre elementi già espressi – scrive sul suo sito internet Gabriele Albertini -. In primis la mia disponibilità nel corso della futura campagna ad accompagnare il candidato sindaco. In secondo luogo ritengo che, per le sfide che aspettano Milano, il candidato o la candidata debba essere giovane, rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa e conoscere tutte le realtà di questa città”.
“Infine intendo ribadire un concetto a mio modo di riflettere fondamentale – conclude Albertini -: il Governo guidato da Mario Draghi si appresta a varare una serie di misure che assicureranno all’Italia risorse europee per 209 miliardi per la ripresa dopo l’emergenza sanitaria. In virtù di questo anche Milano riceverà una disponibilità ingente di risorse. Ebbene ritengo che queste risorse eccezionali debbano essere gestite da una amministrazione eccezionale, ovvero una vasta coalizione di forze politiche e produttive, responsabili e volenterose”.