Albania, un altro schiaffo dei giudici a Meloni: i 43 migranti torneranno in Italia

La Corte d'appello di Roma ha deciso di rispedire in Italia i 43 migranti che erano stati trasportati nel centro di Gjader, in Albania.

Albania, un altro schiaffo dei giudici a Meloni: i 43 migranti torneranno in Italia

Tutti i 43 migranti che si trovano nel centro di Gjader, in Albania, torneranno in Italia. La decisione è stata presa dalla Corte d’appello di Roma, che ha deciso di rinviare gli atti alla Corte di giustizia europea. I giudici, quindi, non hanno convalidato neanche questa volta – è la terza – il trattenimento dei richiedenti asilo nei centri albanesi. Erano 49 i migranti trasferiti in Albania, ma alcuni erano già stati riportati in Italia e quelli rimasti a Gjader sono 43.

La Corte d’appello di Roma ha quindi rimesso gli atti alla Corte Ue, che il 25 febbraio dovrebbe esprimersi sul concetto di Paese sicuro. Tra i cittadini trasferiti nel cpr albanese ci sono persone provenienti da diversi Paesi, come Egitto e Bangladesh. “Poiché per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida – spiega la Corte – deve necessariamente essere disposta la liberazione del trattenuto, così come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi”. I richiedenti asilo dovrebbero essere trasferiti domani in Italia.

I 43 migranti trasferiti in Albania torneranno in Italia

Erano 49 i migranti (38 bengalesi, 8 egiziani, 2 gambiani, 1 ivoriano) giunti la mattina di martedì 28 gennaio in Albania. Dopo un primo screening, anche sanitario, erano stati rinviati in Italia 5 di loro (2 del Bangladesh, 2 del Gambia perché minorenni e 1 Ivoriano vittima di tratta). Un cittadino del Bangladesh era stato poi riportato in Italia giovedì 30 gennaio, in quanto in sede di audizione personale erano emersi fatti meritevoli di ulteriori approfondimenti rispetto alla sua situazione individuale: è rientrato in Italia per essere sottoposto alla ordinaria procedura prevista per i richiedenti asilo. Per i restanti 43 (cittadini del Bangladesh e dell’Egitto), all’esito delle audizioni della “Commissione territoriale per il diritto d’asilo” erano stati emessi dinieghi per manifesta infondatezza della domanda: per loro era appunto attesa la convalida del trattenimento da parte dei giudici del Tribunale di Roma.  Ma la convalidata non è arrivata e i 43 dovranno tornare in Italia in quanto il protocollo con Tirana non prevede la possibilità di lasciare liberi sul territorio albanese i migranti trasferiti nei centri.

Schlein contro il governo: i centri sono un clamoroso fallimento

All’attacco la segretaria del Pd, Elly Schlein: “Giorgia Meloni si rassegni, i centri in Albania non funzionano e non funzioneranno, sono un clamoroso fallimento. Aumentano a dismisura le risorse pubbliche sprecate a causa dell’ostinata volontà del governo di non rispettare le leggi e le sentenze europee. I diritti non possono essere modificati con stratagemmi come quello di spostare i giudizi dai tribunali per l’immigrazione alle corti d’appello, nel tentativo del governo di scegliersi i giudici”. Dalla maggioranza, invece, arriva il solito richiamo allo scontro con la magistratura dal capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri: “Continua l’opera di boicottaggio della magistratura italiana alle politiche di sicurezza per contrastare l’immigrazione clandestina. La sfida è politica, temeraria ed appare ostile ai principi fondamentali dell’ordinamento. Ma bisogna andare avanti perché il disegno è troppo politico per essere subito passivamente”.