Alla rabbia per quanto accaduto ad Alatri (Frosinone) si aggiunge altra rabbia. Perché uno dei due fermati per l’omicidio di Emanuele Morganti era stato fermato a Roma soltanto giovedì 23 marzo e scarcerato il giorno successivo, lo stesso dell’aggressione mortale di Alatri. Mario Castagnacci, fermato perché trovato in possesso di dosi di droga, fu rilasciato il 24 marzo e la notte successiva sarebbe stato tra i protagonisti dell’omicidio di Morganti. Fu scarcerato perché il gip, convalidando l’arresto per Castagnacci e altri tre complici, riconobbe la tesi difensiva del “consumo di gruppo”.
Castagnacci e i suoi amici erano stati trovati con 300 dosi di cocaina, 150 di crack e 600 di hashish. Ma rimessi subito in libertà senza alcun obbligo di sorta. Castagnacci è ritenuto dagli investigatori il colpevole del colpo mortale inferto al giovane Morganti. L’altro fermato per l’aggressione è il fratellastro Paolo Palmisani. E sembra plausibile che all’origine dell’aggressione ci sia l’assunzione di un mix di droghe ed alcol che abbia fatto perdere il controllo. Castagnacci “vanta” anche precedenti penali perché nel 2011 era stato trovato in possesso di 5 chilogrammi di hashish per cui ha un procedimento in corso.