Si chiamava Thomas Bricca il ragazzo di 18 anni morto dopo essere rimasto coinvolto in una sparatoria ad Alatri: un colpo di pistola lo ha raggiunto alla testa mentre si trovava all’esterno di un bar pizzeria situato in via Liberio. Il proiettile è stato sparato ad altezza d’uomo poco dopo le ore 20:00 di lunedì 30 gennaio. A seguito dell’incidente, l’adolescente è stato trasportato d’urgenza al Gemelli di Roma presso il quale è arrivato in gravissime condizioni. Appena due ore dopo la tragedia, Bricca è stato dichiarato clinicamente morto.
Alatri, è stato dichiarato clinicamente morto il ragazzo ferito nella sparatoria
Le forze dell’ordine stanno indagando al fine di risalire all’identità del responsabile del gesto che, subito dopo aver sparato, si è dato alla fuga. Nella serata di lunedì 30, in via Liberio, insieme ai mezzi dell’Ares 118, erano presenti anche i carabinieri.
Sulla base delle ricostruzioni sinora effettuate, pare che a compiere l’agguato siano stati due ragazzi a bordo di uno scooter. Uno di questi ha aperto il fuoco verso un gruppetto di adolescenti che erano seduti su una scalinata.
Negli ultimi giorni di gennaio, si sono verificati frequenti scontri tra bande e, di conseguenza, le autorità stanno ipotizzando che quanto accaduto ad Alatri rappresenti un episodio legato all’escalation delle violenze in atto.
Il pestaggio mortale di Emanuele Morganti nel 2017
Poco distante dal bar pizzeria divenuto scenario dell’agguato mortale, l’ex presidente della provincia di Frosinone e candidato alle regionali nel Lazio con il Partito Democratico Antonio Pompeo stava tenendo un incontro elettorale. Il politico dem, dopo aver sentito lo sparo e aver appreso dell’accaduto, ha prontamente interrotto l’incontro.
Ad Alatri, si è già consumato un episodio analogo. Nel marzo 2017, Emanuele Morganti è stato pestato a sangue all’uscita di un circolo privato in piazza Regina Margerita, il Mirò. Qui, intorno alle due del mattino, era scoppiata una furiosa lite che si era poi spostata fuori dal locale. Il ragazzo è poi morto al Policlinico Umberto I di Roma dopo essere stato ricoverato d’urgenza ed essere stato sottoposto a un intervento chirurgico per lesioni alla testa provocate da calci, pugni e i colpi inferti con una spranga di ferro. Il decesso è stato dichiarato dopo circa 36 ore di atroce agonia.