Al via oggi nell’Aula della Camera l’esame della legge di bilancio 2020, già approvata dal Senato. La Commissione Bilancio ha approvato il testo senza nessuna modifica rispetto a quello approdato da Palazzo Madama. Al termine della discussione generale è probabile che il Governo ponga la questione di fiducia, con possibile voto finale già domani, quando arriverà anche il via libera definitivo alla Legge di Bilancio in seconda lettura. Il testo della Manovra è arrivato ‘blindato’ a Montecitorio, tutte le modifiche sono state apportate al Senato.
Nella Manovra, oltre al disinnesco dell’aumento dell’Iva, alla sostenibilità dei conti e alla spinta all’economia ci sono “la lotta alle diseguaglianze e il sostegno alla coesione sociale e territoriale”, scrive il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in una lettera ad Avvenire in cui sottolinea: “Vogliamo intraprendere un cammino ambizioso che attraverso il dialogo e il confronto con tutti punta a rendere l’Italia un Paese non solo più prospero ma più giusto e più unito”.
“La legge di Bilancio – aggiunge – si sforza, pure in un quadro limitato di risorse disponibili, di dare delle prime risposte concrete a un Paese che deve assolutamente ricucire le sue divisioni sociali e territoriali. E’ una impostazione politica precisa che ispira molti dei capitoli della Manovra 2020 (il taglio delle tasse sul lavoro, gli investimenti pubblici per rendere il Paese più moderno e sostenibile, l’aumento dell’Iva evitato che avrebbe colpito in pieno i ceti medio-bassi) e che trova la sua pratica applicazione in una vasta gamma di interventi dedicati al sostegno delle famiglie e del welfare”, evidenzia citando, tra gli altri, gli asili nido gratuiti, il bonus bebè, le risorse per i disabili e l’abolizione del superticket.
“La ripresa economica e la crescita non saranno mai veramente tali se non saranno orientate intorno ai principi della sostenibilità sociale e ambientale”, sottolinea il ministro dell’Economia. “In Italia come in Europa – aggiunge nella lettera Gualtieri -, il modello sociale basato sul welfare universalistico, le politiche di coesione (e la progressività delle imposte) va difeso e rilanciato. Irrobustendolo all’interno attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, dei corpi intermedi, del Terzo settore, al perseguimento del bene comune, e proiettandolo all’esterno verso politiche di sviluppo sostenibile rivolte ai nostri vicini, a partire dall’Africa, nel quadro di un impegno – conclude – volto alla ‘civilizzazione’ della globalizzazione intorno alla centralità della persona”.