Un boccone da 600 milioni di euro. Davvero niente male per un colosso di Stato, l’Enel, che in questi anni ha dovuto faticare non poco per puntellare il suo bilancio, spesso facendo riferimento a operazioni straordinarie. Stavolta il maxi assegno arriva dritto dallo Stato, che in questo modo dà una bella “mano” al gruppo elettrico guidato dal renziano Francesco Starace. Si dà infatti il caso che, dopo esserne uscita per qualche edizione, l’Enel sia tornata in grande stile sul fertile terreno degli appalti Consip. In particolare su quello della fornitura di energia elettrica alle pubbliche amministrazioni, giunto alla quindicesima edizione. Tra dicembre 2017 e la prima metà di gennaio 2018 la Centrale acquisti del Tesoro ha provveduto ad aggiudicare 16 lotti sui 17 complessivi della super commessa, per un importo finale di aggiudicazione di 1,2 miliardi di euro.
L’esito – Ebbene, a essere risultata “regina di denari” è proprio l’Enel, in particolare la controllata Enel Energia, che si è portata a casa la bellezza di 7 lotti su 16, per un controvalore complessivo di 586milioni di euro. Un colpo grosso, dicevamo, per una società che storicamente è sempre stata inserita tra i vincitori dei lotti Consip, ma che nelle ultime edizioni aveva lasciato il passo ad altri operatori.
A spartirsi il resto della torta, dopo il gruppo elettrico, sono stati Iren Mercato (che fa capo alla ex municipalizzata dei Comuni di Torino e Genova) e la società Energetic, ciascuna con 4 lotti incassati.
Certo è che sembrano essersi allontanati i tempi in cui questo genere di maxiappalti Consip era appannaggio di una sola società. La Notizia del 23 ottobre 2014 aveva ricordato come all’epoca tutti e 10 i lotti in cui si componeva la commessa fossero stati assegnati per circa 1 miliardo di euro alla società Gala di Filippo Tortoriello, nel frattempo diventato presidente di Unindustria Lazio.
Anche negli anni successivi, seppur non in maniera così totalizzante, Gala era riuscita a replicare la sua incisiva presa sull’appalto. La società, però, è successivamente finita in difficoltà. E stavolta non soltanto non si è aggiudicata neanche un lotto della maxi commessa, ma non era nemmeno nella lista delle società ammesse a concorrere ai vari lotti.
Le altre – Tra queste, successivamente sconfitte dalle società vincitrici, figurano aziende di primissimo piano come Hera, Edison (ormai francese) e Dolomiti Energia. Insomma, anche quest’ultimo esito dimostra come, per l’ennesima volta, sulla commessa ci fossero enormi appetiti. E il dato che si impone dopo l’ultima tornata è sicuramente il rientro massiccio in scena dell’Enel.
Parlare di un aiutino di Stato è sicuramente troppo provocatorio, visto che il colosso elettrico ha regolarmente vinto i lotti in questione. Ma è un fatto che le sue casse nei prossimi mesi verranno rimpinguate da una valanga di soldi pubblici.