A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema. La decisione è legata al provvedimento adottato dalle autorità sanitarie danesi che, a causa di problemi di coagulazione del sangue segnalati in alcuni pazienti, hanno sospeso la somministrazione del vaccino inglese.
“Al momento – fa sapere l’Agenzia del farmaco – non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. Aifa sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. Aifa comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile”.
L’Aifa avrebbe bloccato il lotto in seguito a tre casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino, registrati in Sicilia. Morti sospette, inoltre, sono state segnalata nel primo pomeriggio sempre in Sicilia e in Campania. Un caso sospetto sarebbe stato registrato, in particolare, ad Augusta, in provincia di Siracusa, dove un militare di 43 anni, originario di Corleone, è morto ieri mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione. Martedì il militare si era sottoposto alla prima dose di vaccino dello stesso lotto bloccato dall’Aifa, ora indaga la Procura (leggi l’articolo).
La salma di un bidello, morto nel Napoletano, poco dopo la prima dose di vaccino Astrazeneca, è stata sequestrata. L’uomo aveva ricevuto l’inoculazione lunedì scorso. Il decesso, dopo un ricovero, è avvenuto ieri nella clinica di Acerra. Anche in questo caso, come per l’insegnate 62enne deceduta la scorsa settimana dopo la vaccinazione, si cercheranno di capire se esistono correlazioni tra la morte e la somministrazione della dose.