La proposta della Cisl arriva in Parlamento: l’obiettivo è quello di far partecipare i lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese. E ora non è più irraggiungibile, considerando che la proposta “unisce la maggioranza” e non trova l’opposizione contraria, come sottolineato in conferenza stampa da Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro della Camera.
La Cisl ha depositato la sua proposta di iniziativa popolare dopo aver raccolto 400mila firme e proprio questo sarà il testo base da cui partirà la discussione in commissione. Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ritiene questa iniziativa come “potenzialmente decisiva per dare concreta applicazione a un principio costituzionale che riconosce il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a partecipare alla gestione e agli utili delle imprese”.
La proposta della Cisl
Per Sbarra le forze parlamentari, ritirando le proprie proposte di legge e accettando di ripartire dal testo della Cisl, hanno dimostrato “grande responsabilità e sensibilità sociale”, ponendo “le condizioni ideali per una rapida approvazione nei due rami del Parlamento”. Al momento la convergenza sul testo nella maggioranza è indubbia e anche dall’opposizione non sembrano arrivare preclusioni.
Il testo dovrebbe approdare in commissione, con l’inizio della discussione, entro la pausa estiva. Che sulla proposta ci sia convergenza lo dimostra anche l’ampio “consenso sociale” testimoniato dalle quasi 400mila firme raccolte, con “numerose adesioni da parte di professori, intellettuali, economisti di fama internazionale, che hanno sostenuto attivamente l’iniziativa”, come ricorda Sbarra. Secondo il quale la “partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle aziende è cruciale per migliorare la produttività e il benessere dei lavoratori, promuove salari più alti, maggiore sicurezza, aziende più produttive e investimenti ben radicati nei territori”.
Partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese, Rizzetto: va a vantaggio della produttività
L’obiettivo, quindi, è raggiungibile. E lo dimostrano anche le parole di Rizzetto: l’esponente di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Lavoro sottolinea a La Notizia come “la partecipazione dei lavoratori all’impresa possa essere un potente strumento per valorizzare il ruolo dei lavoratori nell’ambito dell’organizzazione aziendale, in un’era di grandi cambiamenti del mercato del lavoro soprattutto dal lato dell’offerta”.
A suo giudizio l’applicazione di questo principio “consentirebbe di avviare un’innovativa gestione aziendale che può favorire una virtuosa collaborazione tra le parti a vantaggio della produttività e della qualità del lavoro”. La proposta è stata accolta positivamente anche da Forza Italia, con il capogruppo Paolo Barelli che parla di strumenti utili “alle aziende e ai lavoratori per trovare soluzioni migliorative”. Positivo il giudizio di Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, e della Lega, con Andrea Giaccone, secondo il quale così si può “riportare il lavoro al centro”.