Agon Channel comincia a perdere pezzi. Dopo Alessio Vinci anche Antonio Caprarica fugge dalla tv dell’editore Becchetti. «Mi hanno promesso sul contratto una struttura rispondente agli standard internazionali – ha detto il dimissionario direttore del tiggì – e mi sono ritrovato a montare i servizi nei container, con una redazione di 9 persone che doveva realizzare tutti i tg, due ore di programma del mattino e un’ora di approfondimento serale. Più che la tv del futuro è la tv delle repliche. Visto che non c’è nulla in magazzino».
PROMESSE
E pensare che l’editore aveva promesso un tiggì con degli studi hollywoodiani e invece le salette di montaggio del Tg sono allestite in container e non c’è il software per far andare in automatico i file che ancora vengono sistemati a mano dai tecnici. «Container nemmeno insonorizzati – aggiunge Caprarica – così quando piove, causa ticchettio delle gocce, per incidere le voci bisogna farsi ospitare nelle salette del canale albanese, all’interno del capannone, anche perché si bagnano i microfoni e non funzionano più. Inoltre il tiggì non ha uno studio, non dispone di una sola troupe e va chiuso e registrato almeno un’ora e un quarto prima della messa in onda, perché va trasmesso a Roma. Spesso le notizie sono superate. Non si può andare in onda con la precettazione dei ferrovieri quando nel frattempo è stata revocata. Io me ne vado per salvaguardare la mia dignità, il mio nome e la mia storia professionale. E senza avere nessun posto da altre parti». Caprarica è un fiume in piena nei confronti dell’editore. «A chiunque gli abbia detto che non sarebbe stato opportuno partire il primo dicembre, lui ha risposto con la stessa frase: sei con noi o no? Molti sono stati cacciati. Agon Channel è come un vecchio galeone spagnolo con le sale del comandante sopra e con vogatori e rematori nella stiva. E io la frusta non voglio usarla». Becchetti ha replicato così: «Evidentemente Caprarica non ha saputo calarsi nel modello di business di Agon Channel, che punta alla qualità coniugata con l’efficienza». I disagi dei giornalisti non li avranno Pupo, Sabrina Ferilli e Simona Ventura che arrivano, registrano nello studio già pronto e se ne vanno.
LA RAI
Caprarica dopo il divorzio non consensuale con la Rai ha tuttora aperto il contenzioso con l’azienda di Gubitosi. Prima udienza della causa è stata fissata per il prossimo 26 gennaio.