Il senso per la politica e per la democrazia di Coldiretti sta tutto nell’aggressione fisica del suo presidente Ettore Prandini contro i deputati di +Europa, Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, colpevoli di dire ciò che molti pensano: esultare per una legge che vorrebbe fare la guerra alla carne “sintetica” è la soddisfazione di una battaglia di retroguardia che trascina l’Italia fuori dal mercato, fuori (molto probabilmente) dalle prossime leggi europee e soprattuto fuori dal presente. Una campagna politica – quella di Coldiretti – basata su un volantino a due colonne, che separa il “buon” cibo “naturale” dal “cattivo” cibo “sintetico” fatto di cellule impazzite in bioreattori, come scrivono i valenti grafici dell’associazione.
All’oscurantismo si aggiunge anche una nota comica del Codacons che ieri ha pensato bene di denunciare. Chi? Magi e Della Vedova. Da non crederci. Il Codacons si è rivolto alla magistratura per chiedere di “predisporre tutti i controlli necessari per accertare la possibilità del configurarsi di fattispecie di illecito civile, amministrativo e penale quali i reati di abuso d’ufficio e Istigazione a disobbedire alle leggi e ogni fattispecie criminosa che venisse individuata”. Nella guerra per il protezionismo delle salsicce finisce perfino il sacrosanto diritto di opporsi a leggi ritenute ingiuste. Tutto mentre sullo sfondo la politica racconta di “avere salvato un mercato da 580 miliardi di euro, un terzo del Pil italiano”, dicono i partiti di maggioranza. Solo che l’Istat dice che quel mercato vale al massimo 70 miliardi. Cifre false, paure false, promesse false. La carne sembra quasi l’ultimo dei problemi.