Finisce nei guai CasaPound Napoli. All’alba di oggi sono stati arrestati tre esponenti del movimento di estrema destra e un quarto è indagato in stato di libertà. Alcuni di loro erano presenti al raduno di Acca Larentia a Roma. È stata anche perquisita la sezione Berta, storica sede del raduno neofascista partenopeo. Tra gli indagati, con divieto di dimora, c’è anche il segretario partenopeo di Cpi.
Tre esponenti di CasaPound sono stati arrestati a Napoli per aver aggredito e derubato un fotografo che indossava una spilla con un simbolo antifascista
I quattro esponenti della “tartaruga” sono indagati per fatti risalenti al 12 ottobre quando hanno rubato un giubbotto, dove c’era una spilla con simbolo antifascista, a un fotografo 44enne aggredendolo “con violenti calci e pugni al volto ed al capo, che gli provocavano un severo trauma cranico, nonché minacciandolo con l’estrazione di un coltello”.
La vicenda fu resa pubblica e ci fu anche una manifestazione nel quartiere alcuni giorni dopo con associazioni, partiti e sigle antifasciste. La Digos napoletana ha poi anche perquisito la casa di un altro soggetto, anch’egli militante di CasaPound, indagato, in concorso con i destinatari delle misure, per aver avuto un ruolo, a margine della rapina. La Procura è riuscita a risalire ai quattro indagati grazie al sistema di videosorveglianza installato nella zona dove è avvenuta l’aggressione.
Tra gli arrestati c’è un ucraino, aderente al battaglione Azov
Gli arresti domiciliari sono stati notificati dalla Digos di Napoli al 34enne Vittorio Acuto e al 39enne Paolo Primerano, ex guardia giurata, dipendente del ministero dei beni culturali, e al 28enne Taras Buha, ritenuto legato a fazioni neofasciste ucraine, aderente al battaglione Azov e collaboratore del console ucraino a Napoli. Divieto di dimora nella provincia di Napoli invece per il fratello gemello di Vittorio Acuto, Roberto, segretario cittadino di CasaPound, entrambi, sempre secondo gli inquirenti, legati a gruppi ultras della Curva A della tifoseria del Napoli.
Bonelli: “CasaPound va sciolta”
“Dobbiamo agire immediatamente, prendendo esempio dalla destra gaullista francese, che non ha esitato a sciogliere le organizzazioni neofasciste. Anche in Italia dobbiamo procedere allo scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste, come CasaPound. L’aggressione subita da un uomo di 44 anni a Napoli per il solo motivo di indossare una spilla antifascista è un episodio inaccettabile e sintomatico di una problematica seria” afferma in una nota il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
“Il fascismo – aggiunge Bonelli – non è solo un capitolo oscuro della nostra storia, ma una minaccia attuale alla nostra democrazia. È inammissibile che partiti al governo, come Fratelli d’Italia, non prendano una posizione chiara e decisa in questa battaglia per i valori democratici. Non possiamo tollerare queste ideologie pericolose che non possono stare tra le strade delle nostre città con chi caccia migranti dalle spiagge e picchia chi partecipa a manifestazioni antifasciste o porta simboli antifascisti: CasaPound va sciolta”.