Un ginepraio di centinaia di sconti e agevolazioni che pesano sul bilancio dello Stato per decine di miliardi con perdite di gettito pari al 4% del Pil. È il quadro delineato nel rapporto sulle tax expenditures dell’Ufficio valutazione impatto del Senato. Dal 2016 al 2022 le spese fiscali erariali sono cresciute in maniera costante. Nel 2022 se ne contavano 626 (+40% rispetto a sei anni prima) con effetti negativi sul bilancio pari a 82 miliardi di euro (+72%). A queste vanno aggiunte altre 114 spese locali, per un totale di 740 agevolazioni. E la casa risulta la regina delle agevolazioni.
Agevolazioni fiscali, la casa assorbe oltre il 40% delle risorse
Il 41,8% delle risorse assorbite dalle tax expenditures è destinato alla missione 19 del bilancio dello Stato, ovvero a Casa e assetto urbanistico, che godono di 34,32 miliardi. Seguono competitività e sviluppo delle imprese, con il 17,7%, pari a 14,50 miliardi. Diritti sociali e politiche sociali e famiglie hanno un impatto pari a circa il 9,2%, ovvero 7,53 miliardi. Alle politiche per il lavoro è assegnato circa l’8,7 delle risorse, cioè 7,17 miliardi.
La tutela della salute viene subito dopo con il 7% circa, ovvero 5,75 miliardi. Le politiche previdenziali assorbono il 3,9% delle risorse (circa 3,18 miliardi). A queste sei missioni sono destinate, attraverso spese fiscali, risorse pari a circa 72,44 miliardi di euro, l’88% circa del totale complessivo.
Rispetto al 2017, sono aumentate le risorse per la casa (dal 33,7% al 41,8%), hanno avuto un’impennata quelle per le imprese (dal 3,5% al 17,7%), sono cresciute per i diritti sociali (dal 6,5% al 9,2%) e per le politiche previdenziali (dallo 0,3% al 3,9%). In calo quelle destinate alle politiche del lavoro (dal 27% all’8,7%) e alla tutela della salute (dall’8,1% al 7%).