Il leitmotiv di fine anno è “niente Mattarellum”. Il Centrodestra si trova, in parte, riunito intorno al rifiuto della legge elettorale maggioritaria. Seguendo il dettato del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che in questa fase vuole scongiurare il ritorno alle elezioni: prima vuole mettere in sicurezza Mediaset dall’assalto del colosso francese Vivendi. E per ottenere questo risultato gli serve una sponda a Palazzo Chigi.
Interesse azzurro – Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha usato toni ultimativi: “Il Mattarellum non tornerà. Forza Italia è stata chiarissima e lo dice ad avversari e alleati. Sulla legge elettorale si deve trovare un’ampia convergenza in Parlamento. Quindi del Mattarellum non si parli più. Se ne facciano una ragione chi, a destra e a sinistra, vorrebbe rispolverare quel sistema elettorale”. L’obiettivo? Un ritorno al proporzionale che possa garantire un buon peso ai forzisti anche se non dovessero andare sopra il 15%, come indicano i recenti i sondaggi. Una stroncatura nel merito, ma non solo. Dietro la posizione che gli azzurri sostengono da tempo sulla legge elettorale, c’è ora una strategia politica più profonda: rimandare l’approvazione della legge, significa anche allungare la vita al Governo Gentiloni, che si sta spendendo molto per sostenere Mediaset nella guerra contro Vivendi. “C’è il rischio che si faccia questa operazione per paralizzare la governance di una azienda importante in un settore delicato”, ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in un’intervista, in merito alla scalata di Bollorè al Biscione. Berlusconi sta osservando con piacere questo impegno di Palazzo Chigi a sostegno della sua azienda. “Di sicuro non c’è ragione per cui il Cavaliere voglia affondare l’Esecutivo in una fase così delicata”, ragionano i renziani che vedono complicarsi la strada per le urne. Vedendosi costretti a sostenere Gentiloni loro malgrado, mentre Silvio garantisce di dare supporto numerico in Parlamento qualora ce ne fosse bisogno.
Rilancio dem – Renzi non è certo soddisfatto del rallentamento sulla legge elettorale: la sua proposta del Mattarellum aveva l’obiettivo di velocizzare i tempi di approvazione. Il presidente del Partito democratico, Matteo Orfini, ha quindi lasciato passare il messaggio del segretario, parlando a L’Unità: “Questa legislatura può andare avanti qualche mese solo a patto che si cambi la legge elettorale. Nessuno può pensare di portare a spasso su questo il Parlamento per poi non decidere nulla”. Il compagno di corrente nel partito, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha ribadito il concetto: “Credo che sarà utile nelle prossime settimane avere un confronto alla luce del sole dove ciascuno sia assuma le responsabilità anche in un confronto politico trasparente in vista di una rapida approvazione della legge elettorale”. Ma questa volta Berlusconi