Addio al Green e rotta su Marte: la nuova età dell’oro Usa di Trump

Dal nuovo presidente americano un discorso prevedibile, partendo dalla deportazione dei migranti e dai dazi

Addio al Green e rotta su Marte: la nuova età dell’oro Usa di Trump

Schierata in prima fila al giuramento di Donald Trump da presidente degli Stati Uniti c’era la Silicon Valley con i suoi massimi esponenti. Presente l’inseparabile Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. Ma anche il suo rivale ‘spaziale’ Jeff Bezos e gli amministratori delegati di Apple e Google, rispettivamente Tim Cook e Sundar Pichai. Presenti anche il numero uno di Meta Mark Zuckerberg, e i chief executive officer di TikTok e OpenAI, Shou Chew e Sam Altman.

Un parterre di miliardari che mostra il cambio di rotta che Trump vuole imprimere anche alla Corporate America verso posizioni politiche e sociali, a dir poco, più conservatrici. E il suo discorso d’insediamento rivela in tutta la sua crudezza queste posizioni.

L’età dell’oro di Trump tra dazi e deportazione di migranti

“L’età dell’oro dell’America inizia proprio ora”, dice Trump. “Da questo giorno in poi, il nostro Paese prospererà e sarà di nuovo rispettato in tutto il mondo”, ha aggiunto, precisando che “metterò semplicemente l’America al primo posto”.

“La nostra sovranità sarà rivendicata. La nostra sicurezza sarà ripristinata. La bilancia della giustizia sarà riequilibrata”, ha detto il presidente. E ancora: “Sono stato salvato da Dio per una ragione, per rendere l’America di nuovo grande”, ha spiegato, sostenendo di essere stato messo a dura prova da chi ha tentato di privarlo della sua libertà e anche della sua vita, riferendosi al fallito attentato.

Dal canale di Panama alla conquista di Marte

Il sogno di grandezza trumpiano sta in tutta una serie di annunci. “Metteremo la nostra bandiera a stelle e strisce su Marte”, “ci riprenderemo il Canale di Panama”, “cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America”. E poi linea dura sull’immigrazione, addio al Green deal, guerra al concetto di ideologia di genere.

Aveva promesso una tempesta di ordini esecutivi e tempesta sarà. Nel suo discorso ne cita alcuni emblematici del suo manifesto programmatico. Verrà dichiarata l’emergenza nazionale al confine meridionale: “Tutti gli immigrati clandestini saranno fermati e inizierà il processo del ritorno dei cittadini stranieri criminali verso i loro Paesi e attueremo la politica del ‘resta in Messico’ e invierò i soldati a sud per respingere l’invasione disastrosa che il nostro paese sta subendo”, spiega Trump, che parla in particolare di deportare milioni e milioni di immigrati.

Trump intende porre fine al diritto d’asilo e allo ius soli, ha anticipato un esponente della sua Amministrazione mentre era in corso la cerimonia di inaugurazione della sua presidenza. Addio al Green deal.

“La crisi dell’inflazione è stata causata da una spesa eccessiva e dall’aumento dei prezzi dell’energia, per questo oggi dichiaro un’emergenza energetica e noi trivelleremo, baby, trivelleremo”, dice il neo presidente, citando lo slogan elettorale ‘drill, baby, drill”. “Noi faremo abbassare i prezzi, riempiremo di nuovo le nostre riserve strategiche ed esporteremo energia americana in tutto il mondo”, ha aggiunto.

Green deal bye, bye: americani liberi di comprare l’auto che vogliono

Addio all’obbligo sulle auto elettriche, “potremo comprare l’auto che vogliamo”. E se l’Europa, e non solo, temeva l’inaugurazione di una politica protezionistica basata sui dazi, faceva bene. “Inizierò immediatamente la revisione del nostro sistema commerciale per proteggere i lavoratori e le famiglie americane. Invece di tassare i nostri cittadini per arricchire altri paesi, applicheremo dazi e tasse ai paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini”, dice Trump.

“A questo scopo, stiamo istituendo l’External Revenue Service per riscuotere i dazi e le entrate”, ha aggiunto il presidente, annunciando anche la nascita del “nuovissimo Dipartimento per l’efficienza governativa”. Confermando le indiscrezioni, Trump spiega che ordinerà alla sua amministrazione di riconoscere solo due generi, quello maschile e quello femminile.