Adamo Guerra, chi è l’uomo che ha finto il suo suicidio e che ora rischia un processo

Adamo Guerra è l'uomo originario del Ravennate ma cittadino della Grecia oggi. Finse il suo suicidio per cambiare vita.

Adamo Guerra, chi è l’uomo che ha finto il suo suicidio e che ora rischia un processo

Adamo Guerra è l’uomo che aveva finto un suicidio ma in realtà aveva deciso di abbandonare la sua cosa. Infatti, è stato rintracciato dopo dieci anni in una città della Grecia. ora il rischio di un processo c’è.

Adamo Guerra, chi è l’uomo che ha finto il suo suicidi

Adamo Guerra è l’uomo di 57 anni che nel 2013 sparì da Lugo, nel Ravennate fingendo il suo suicidio. L’uomo lasciò l’ex moglie e le due figlie abbandonando così la sua vita e facendo credere a tutti di essere morto. Guerra lasciò in casa due lettere, trovate da sua madre, in cui diceva che aveva problemi economici e di voler farla finita. “Ciao mamma e papà, non ho molte parole da dire, ma purtroppo è andata sempre male. E adesso è arrivato il momento di farla finita. Cercherò di fare bene almeno questo ultimo passo per risparmiarvi il dolore di un funerale. Mi raccomando solo una cosa, la più importante: date una mano a Raffaella e alle bambine. Io non ci sono riuscito fino in fondo”, scriveva l’uomo nelle lettere.

Dopo dieci anni è stato rintracciato dopo dieci anni da una troupe di ‘Chi l’ha visto?’: si trova in Grecia nella città di Patrassso. In realtà, già si era scoperto che l’uomo si era allontanato e non suicidato. Infatti, la Procura aveva chiuso le indagini nel 2015, con l’ipotesi dell’allontanamento volontario. “L’avvocato mi ha chiamato dicendomi che mio marito non era uno scomparso, ma è vivo, ha fatto richiesta a febbraio 2022 all’Aire di essere un cittadino italiano residente in Grecia”, ha raccontato su Rai Tre l’ex moglie di Guerra. “Dieci anni sono tanti, la testa è sempre lì perché hai sempre una speranza”, ha concluso l’ex moglie di Guerra. “Quando ti chiamano che scompare una persona, si entra dentro un tunnel di cui non si vede la fine. Per me non è un uomo e non è un padre”.

Ora a rischio processo

L’uomo sarebbe a rischio processo. La sua storia dovrebbe finire in un processo davanti al Tribunale penale di Ravenna. Secondo l’Ansa, l’uomo dovrà rispondere di violazione degli obblighi di assistenza familiare, per avere abbandonato il domicilio domestico, sottraendosi ai doveri inerenti la responsabilità genitoriale e alla qualità di coniuge. Tuttavia, al Corriere della Sera, il procuratore di Ravenna, Daniele Barberini, ha dichiarato che l’unico reato che gli si potrebbe addebitare, quello di procurato allarme, “va in prescrizione dopo quattro anni”.

 

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