Una tessera onoraria dell’Ordine dei giornalisti italiani, in nome del principio della libertà di informazione, sarà consegnata a Julian Assange. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha votato la proposta all’unanimità dei presenti, “un gesto simbolico ma significativo che in questo delicato momento, vuole continuare a illuminare e tenere viva e vigile l’attenzione su un’oscura vicenda che coinvolge tutti colori che hanno a cuore la democrazia, la verità e il diritto di informare correttamente”.
Il Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti ritiene il caso Assange un gravissimo attentato contro la libertà di informazione nel mondo
Il Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti ritiene la vicenda del giornalista australiano un gravissimo attentato contro la libertà di informazione nel mondo, davanti al quale non si può tacere. L’estradizione decisa dalla Gran Bretagna, dove attualmente Assange si trova detenuto, se attuata, corrisponderebbe a 175 anni di carcere per il fondatore di Wikileaks, una condanna durissima, da scontare in un carcere speciale negli Usa. Rischiando di far scrivere un capitolo nerissimo nella storia della democrazia.
“Non è possibile ed è intollerabile trattare come un criminale – scrive l’Ordine dei giornalisti italiani -, un giornalista che ha contribuito alla diffusione della verità, mettendo a disposizione dell’opinione pubblica informazioni senza scopo di lucro. Numerose sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo hanno ribadito che la libertà non può subire restringimenti quando si esercita, per rendere noti alla comunità internazionale, non solo fatti di interesse pubblico ma crimini contro l’umanità”.
Il collegio degli avvocati difensori ha depositato presso l’alta corte di Londra, l’istanza di ultimo appello contro l’estradizione di Assange negli Stati Uniti. La mobilitazione internazionale diventa ancora più essenziale in questo momento e quella di Assange deve essere la battaglia di tutti i cittadini che devono fare pressione sulle istituzioni per salvare la sua vita e con lui la libertà di tutti i giornalisti di informare correttamente e il diritto dei cittadini di conoscere.
“L’Ordine dei giornalisti italiani – ha commentato il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra – ha deliberato, all’unanimità, di riconoscere la tessera onoraria a Julian Assange. Si tratta, naturalmente, di un gesto simbolico, ma di estrema importanza, soprattutto in un momento in cui tanti, che prima sostenevano convintamente la battaglia di #ASSANGE e di #WikiLeaks, hanno problemi evidenti di memoria, lamentando amnesie ripetute e gravi proprio in concomitanza con la guerra in Ucraina in cui il peso politico della NATO si sta evidenziando sempre più preoccupante”.
“Sappiamo che uno dei punti forti delle accuse rivolte al fondatore di #WikiLeaks – ha aggiunto Morra – è sempre stato quello di non essere un giornalista. Ed allora questo recente riconoscimento produce un effetto ancora più benefico dal punto di vista politico, perché sottrae ai detrattori del ‘giornalista’ australiano un argomento capzioso, ma frequentemente utilizzato, indebolendo ulteriormente il fronte degli occultatori della verità”.
“Si è colta così la verità ultima dell’orribile storia giudiziaria: se perdesse Assange, perderebbe il diritto di cronaca, e la sconfitta sarebbe per tutto il mondo libero. Tutte e tutti – conclude il presidente della Commissione parlamentare Antimafia – coloro che operano nel mondo dei media rischierebbero di essere messi al bando, laddove osassero indagare sui poteri e i loro segreti. Ed è proprio ciò che, tutti, insieme, dobbiamo e possiamo impedire”.