Ancora un’aggressione in un ospedale siciliano. Questa volta è accaduto ad Acireale, in provincia di Catania, dove è stato preso di mira un medico ortopedico. Lo ha reso noto il direttore generale dell’Asp Catania, Giuseppe Giammanco.
L’aggressore, secondo una prima ricostruzione, avrebbe colpito al capo con una forbice il medico mentre si trovava nel reparto di Ortopedia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno arrestato e posto in stato di fermo l’uomo. Si tratta di un paziente di 35 anni, ricoverato da ieri in ospedale per una contusione ad una caviglia.
L’aggressione sarebbe avvenuta nella sala gessi, dove il paziente stava attendendo il medico che avrebbe dovuto procedere alla fasciatura della caviglia. L’uomo, stanco di aspettare, all’arrivo dell’ortopedico, si è scagliato contro di lui brandendo un paio di forbici che aveva nel frattempo recuperato. Il medico è rimasto ferito ed è stato ricoverato, in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita. Ha riportato una ferita alla testa, che è stata medicata con nove punti di sutura.
“È un fatto gravissimo – commenta Giammanco – che si aggiunge al novero degli episodi di violenza ai danni di operatori del servizio sanitario. Non ci sono ragioni o spiegazioni plausibili per simili atti che condanniamo in modo fermo. Mi sono accertato delle condizioni di salute del collega al quale esprimiamo tutta la nostra vicinanza. Ringrazio i Carabinieri per il pronto intervento che ha evitato conseguenze peggiori”.
Sull’episodio è intervenuto il ministro della Salute, Giulia Grillo: “Sono molto colpita, sia da medico che da ministro. Ho già sentito il direttore generale e sentirò a breve anche il medico che è stato aggredito”
“I medici dei pronto soccorso – aggiunge – sono quelli che salvano le vite, che si occupano dei codici rossi e che riescono veramente a fare i miracoli. Spesso sono oggetto della rabbia dei cittadini, utenti che stanno ore ed ore ad attendere il proprio turno. Purtroppo non si è fatto, negli anni, un intervento serio. Naturalmente non posso fare di tutta l’erba un fascio. Ma c’è un problema generale: sia dell’utenza che reclama il soddisfacimento di un diritto, sia dei medici, vittime anch’essi di un sistema che li ha lasciati soli ad affrontare situazioni molto complicate”.
“Io – sottolinea il Ministro – la violenza la rigetto in tutti i modi. Per me non è mai in alcun modo ammissibile. Medici e infermieri sono i nostri cugini, fratelli e sorelle, che vanno a lavorare e non è ammissibile che la sera non tornino perché aggrediti o violentati”.
“Io la bacchetta magica non ce l’ho – aggiunge -. Non posso risolvere nell’immediatezza tutto ciò. Ma sto affrontando il problema da vari punti di vista. Sia dal punto di vista del sovraffollamento. Ci sono già dei lavori in atto sulle linee guida, sull’osservazione breve, sul triage. Lavori che saranno pronti nei prossimi mesi. E stiamo affrontando anche il tema della formazione dei medici dell’area dell’emergenza, non affrontato in tutti questi anni. Il terzo aspetto è quello della prevenzione”.
“A seguito dell’aggressione all’ospedale di Acireale – prosegue Giulia Grillo – ho sentito anche il Ministro dell’Interno per rafforzare l’attività di prevenzione e di vigilanza. E interverremo anche con un disegno di legge in cui verrà valutato l’inasprimento delle pene per tutti gli episodi di violenza contro il personale sanitario. Sono tanti gli aspetti. Le promesse da mercante non le faccio. Ma ci stiamo muovendo su tutti i livelli”.
“Ho un filo diretto con il prefetto di Catania, che è stato disponibilissimo e che ringrazio – spiega -. Voglio anche ringraziare i carabinieri di Acireale, intervenuti in soccorso del medico e che hanno fermato il violento”. “Il medico è chiaramente provato ma non ci sono state conseguenze gravi che potevano esserci. Lo sentirò più tardi per manifestargli la vicinanza dello Stato. Ci tengo che passi come messaggio che lo Stato è vicino ai cittadini”, conclude il ministro Giulia Grillo. (ITALPRESS)