L’attore inglese Bruce Robinson si ricorda solo ora di aver ricevuto molestie sessuali 56 anni fa da Franco Zeffirelli sul set del Romeo e Giulietta. E i due protagonisti del film, anche loro ultra 70enni, si sono ricordati un anno fa che il regista “li costrinse” a girare nel ‘68 una scena di nudo (molto casto) e fanno causa alla Paramount. Ma costoro si svegliano dopo mezzo secolo?
Alina Buriani
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Gentile lettrice, deve trattarsi dei cambiamenti climatici: in Siberia si scioglie il permafrost e riaffiorano i ricordi sepolti coi mammuth. Per quanto riguarda Leonard Whiting e Olivia Hussey, che incarnarono Romeo e Giulietta, un tribunale americano ha rigettato la loro assurda richiesta di risarcimento. Adesso spunta quest’altro 77enne e si ricorda che il maestro fiorentino lo molestò, sempre nel ‘68, mentre faceva la doccia. Certo, forse poteva chiudere la porta del bagno. Ma battute a parte, anche ammesso e non concesso che le accuse abbiano un fondamento di verità, ci si chiede: ma perché questi tizi se ne ricordano solo ora? Perché non hanno detto una parola quando Zeffirelli era in vita e poteva difendersi? Perché oltraggiare un morto senza mezza prova? Temevano ritorsioni sul lavoro? Ma da decenni Zef non era più “un potente”. Avrebbero fatto meglio a tacere, per rispetto di chi li ha miracolati rendendoli famosi, anche se poi le loro qualità recitative non ne hanno fatto artisti indimenticabili. Sono sciacalli. Se fossi nei panni degli eredi di Zeffirelli, li citerei per diffamazione così questi signori, invece di incassare tardivi risarcimenti, forse ne ricaverebbero un danno pecuniario.
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