Lega e Movimento 5 Stelle hanno trovato l’accordo per sminare le mozioni delle opposizioni sul Tav che rischiavano di far esplodere il Governo guidato da Giuseppe Conte. Infatti alla fine di gennaio, Partito Democratico, Fratelli d’Italia e Forza Italia avevano depositato tre diversi atti parlamentari, di analogo contenuto, per impegnare il Governo a procedere con la costruzione dell’alta velocità tra Italia e Francia. Una mossa, quest’ultima, che aveva fatto vacillare l’alleanza di Governo visto che il M5S è assolutamente contrario al Tav mentre la Lega vorrebbe rimettere subito in moto i cantieri.
La soluzione è arrivata ieri sera, a poche ore dal voto sulle mozioni, con un documento firmato rispettivamente dai capigruppo alla Camera del partito di Luigi Di Maio e di Matteo Salvini, Francesco D’Uva e Riccardo Molinari. Il testo dell’atto parlamentare, che a questo punto sarà approvato visto che può contare sulla maggioranza dei voti a Montecitorio, recita: “impegna il Governo a ridiscutere integralmente il progetto della Linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. Una dichiarazione che non significa nulla ma che ricalca integralmente il contenuto del contratto di governo firmato dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle ma che consente ai partiti che sostengono l’Esecutivo di avere altro tempo prima di arrivare alla decisione finale. Si tratta chiaramente di una scelta interlocutoria priva di effetti concreti sul Paese ma ricca di significato politico per un alleanza tra due partiti completamente diversi che si trovano a convivere in un Esecutivo dove le contraddizioni e i motivi di scontro sono all’ordine del giorno.
Subito dopo la presentazione della mozione firmata da D’Uva e Molinari, si sono scatenate le opposizioni. Con il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Maria Stella Gelmini che ha tuonato: “Grazie all’impegno di Forza Italia si potrà finalmente discutere in Parlamento della linea ad alta velocità Torino-Lione. Grazie all’insipienza di questa maggioranza di Governo invece si perderanno centinaia di milioni di finanziamenti europei e si bloccherà la realizzazione di un’opera strategica già in cantiere: nella mozione di maggioranza firmata dai capigruppo di Lega e 5S infatti si parla di ridiscutere integralmente il progetto della Tav, che in pratica significa azzerare tutto. Una scelta incomprensibile e inaccettabile di cui chiederemo conto alla maggioranza in aula”. La solita musica, insomma.