Il vicepresidente M5S della Camera, Sergio Costa, presenterà un esposto alla Procura di Roma rispetto ai “gravissimi fatti” accaduti ieri alla commemorazione delle vittime della strage Acca Larentia, a Roma, “per accertare eventuali reati commessi, tra cui apologia di fascismo, durante la commemorazione”.
Il M5S chiede alla Procura di Roma di accertare eventuali reati commessi alla commemorazione per le vittime di Acca Larentia
“Il saluto romano è espressione di un’ideologia generatrice di morte e di sopraffazione, e che ha portato il nostro Paese alla distruzione. Non ha nulla a che vedere con la commemorazione, il cordoglio e la pietà per chi è morto. Su questo non possono esserci dubbi ed è doveroso che ci sia unanimità tra le forze politiche nel respingere e condannare ogni rigurgito di violenza, da chiunque arrivi” afferma la senatrice M5S e presidente della commissione di vigilanza Rai, Barbara Floridia.
Costa: “Quanto accaduto è inaccettabile in democrazia”
“Quanto accaduto a Roma in occasione delle celebrazioni per i morti di Acca Larentia – afferma il vicepresidente della Camera Costa – è inaccettabile in democrazia. Una cosa è il ricordo per i tre omicidi del 1978 rimasti senza giustizia, che dal punto di vista umano è comprensibile, un’altra è inneggiare alla fascismo. Il saluto romano è vietato in quanto apologia del fascismo dalla nostra Costituzione. Vedere la foto di quanto accaduto è sconvolgente”.
“Occorre immediatamente che il governo prenda posizione – aggiunge l’esponente M5S – e risponda in maniera forte e decisa. Accanto alla necessaria risposta politica ci sia quella giudiziaria: la Digos ha identificato chi alla Scala ha gridato ‘Viva l’Italia antifascista’. Dov’è ora? Ha identificato chi ha salutato in stile littorio? Immagino non sia difficile farlo anche partendo dalle immagini. Mi aspetto che chiunque abbia ruoli apicali faccia sentire forte la propria voce il prima possibile”.
Schlein: “Piantedosi chiarisca, e Meloni che dice? Nulla accade a chi va ad adunata neofascista con saluti romani”
“Se gridi ‘Viva l’Italia antifascista’ a teatro vieni identificato, se vai a un’adunata neofascista con saluti romani e striscioni invece no. Piantedosi chiarisca come sia potuto accadere. E Meloni non ha niente da dire?”, scrive, invece, la segretaria del Pd, Elly Schlein.