Cinque sacerdoti, un frate e tre religiosi sono indagati dalla Procura di Prato per presunti abusi sessuali su minori. I 9 religiosi appartengono tutti all’ex comunità “Discepoli dell’Annunciazione” soppressa dal Vaticano, a dicembre, in seguito a una visita canonica. Le presunte vittime degli abusi, secondo quanto riferisce La Nazione, sono 2 fratelli, minori all’epoca dei fatti, affidati dai genitori alla comunità, dalle cui dichiarazioni a distanza di anni sarebbe nata l’inchiesta.
Le accuse per tutti sono di violenza sessuale su minori e violenza sessuale di gruppo. Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Prato, gli investigatori della Squadra mobile hanno effettuato anche perquisizioni nei confronti degli indagati e accertamenti nelle tre sedi della comunità, a Prato, Aulla (Massa Carrara) e a Calomini, un eremo in provincia di Lucca.
Il vescovo di Prato, Giovanni Nerbini, proprio a dicembre, si era recato dai magistrati per denunciare alcuni fatti di cui era venuto a conoscenza riguardo la comunità dei “Discepoli dell’Annunciazione”. Le vicende sono emerse in seguito a un’inchiesta penale canonica nei confronti di alcuni membri della stessa comunità. Tra gli indagati compare anche il nome del suo fondatore, don Giglio Gilioli.