Dopo la lunga carriera nella magistratura italiana, per Giuseppe Pignatone inizia una nuova vita lavorativa come presidente del Tribunale del Vaticano. Il debutto in questo nuovo incarico è avvenuto ieri, tra termoscanner e mascherine, nell’ambito del processo per abusi sessuali nel Preseminario San Pio X, che ospita ragazzi della scuola media e del ginnasio-liceo che, tra l’altro, hanno anche il compito di prestare servizio liturgico come chierichetti del Papa. Un caso spinoso deflagarato, nel novembre del 2017, in un’indagine da parte delle autorità della Santa Sede. A far esplodere il caso sono stati, in particolare, il libro “Peccato originale” del giornalista Gianluigi Nuzzi e il servizio televisivo delle Iene.
Indagini giornalistiche in cui sono stati presi a riferimento casi risalenti al periodo compreso tra 2007 e 2012, ossia quando la legge in vigore in Vaticano impediva il processo in assenza di querela della persona offesa la quale andava presentata entro un anno dagli episodi contestati. A essere coinvolti sono don Gabriele Martinelli, accusato di violenza, minaccia e abuso d’autorità, e l’ex rettore del Preseminario don Enrico Radice a cui viene contestato l’insabbiamento della vicenda e il favoreggiamento. Stando al capo d’imputazione, don Martinelli “approfittando delle relazioni di fiducia in qualità di frequentatore anziano, tutore e coordinatore delle attività dei seminaristi, ha costretto” un minore “a subire rapporti carnali” in diversi tempi e luoghi della Santa Sede.