Persevera negli errori la giunta sovranista guidata da Marco Marsilio (nella foto) che per la convenzione sottoscritta con la società Napoli calcio, così com’è accaduto per altri generosi provvedimenti, non si preoccupa delle coperture necessarie a garantire i milioni di euro impegnati per ospitare la squadra di calcio in Abruzzo. Le anomalie dell’accordo hanno spinto il Movimento 5 stelle a presentare un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica dell’Aquila. I ritiri pre-campionato a Castel di Sangro (L’Aquila) del club di Aurelio De Laurentiis costeranno agli abruzzesi 1 milioni e 200 mila euro, Iva inclusa, ogni anno e per 6 anni, rinnovabili per altri 6, in cambio di una dubbia promozione turistica, di 80 biglietti gratuiti per le partite, 4 palloni autografati e shooting fotografici con la squadra a carico. Tutto a carico della Regione Abruzzo.
“Mancanza di coperture economiche certe, assenza di un bando pubblico, nessuna programmazione a lungo termine, insussistenti motivi di urgenza per una variazione di bilancio effettuata con delibera di Giunta e non con una legge regionale. Sono le principali irregolarità che mi hanno spinta a presentare un esposto sulla convenzione tra Regione Abruzzo e Napoli Calcio”, accusa la capogruppo M5S in Consiglio regionale, Sara Marcozzi. Decide il bello e il cattivo tempo la società partenopea, unica, in base all’accordo sottoscritto, a poter recedere dal contratto senza preavviso. I fondi stanziati per la convenzione sono quelli un tempo destinati alle piccole e medie imprese.
“Nella drammatica situazione economica che viviamo, la Giunta ha mal pensato di sottrarre risorse del fondo per il microcredito dedicato alle imprese abruzzesi, con modalità opache – aggiunge Marcozzi sulle delibere di giunta dedicate al Napoli calcio -. Prevedono impegni di spesa pluriennali, ma coperture solo per il 2020”. Ma non è tutto. Non mancano dubbi neppure sulla negoziazione diretta con la squadra partenopea, grazie alla quale la Giunta Marsilio ha evitato la procedura ad evidenza pubblica. “Le linee guida dell’Anac limitano a pochissime eccezioni il ricorso alla negoziazione diretta – spiega la pentastellata -. Il bene oggetto della contrattazione deve essere unico e infungibile e non sembra che la gloriosa squadra del Napoli lo sia. Se nella delibera 374 la giunta scrive che la squadra partecipa alla Champions League rispondo che non è l’unica e tra l’altro credo che quest’anno il Napoli giochi solo in Europa League. Non voglio poi entrare nel merito della scelta limitata al calcio rispetto ad altri sport”.
Mancano una programmazione a lungo termine, studi di settore e proiezioni e un nuovo capitolo di bilancio, da prevedere solo attraverso un progetto di legge ordinaria, fanno notare i Cinque Stelle. Per ospitare il Napoli calcio tutti questi anni non è stato redatto un Programma biennale per l’acquisto di beni e servizi per la promozione territoriale, obbligatorio per impegni d’importo superiore a 40 mila euro e nel Piano strategico del turismo di Regione Abruzzo non esiste la parola calcio presente in quello del Trentino Alto Adige che già ha ospitato la squadra. I dubbi restano come le lacune tanto da rendere impossibile ai Revisori dei conti esprimere un parere sul mantenimento degli equilibri per il 2020. “L’improvvisazione regna sovrana negli atti di governo regionale”, conclude la Marcozzi che con questo esposto punta a mettere la giunta Marsilio di fronte alle sue responsabilità, costringendola a fornire risposte in punta di diritto.