Le mani della ‘ndrangheta sono finite anche sulla scuola. È quanto è stato scoperto nell’ambito di un’inchiesta sulla fornitura pubblica per alcuni istituti: così questa mattina tra Locri e Roma sono state arrestate 15 persone, alcune ritenute legate al clan Cordì di Crotone.
I carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, dietro richiesta di quella Direzione distrettuale antimafia. Le ipotesi di reato, contestate a vario titolo, sono: truffa aggravata, abuso d’ufficio e frode nelle pubbliche forniture, tutti aggravati dalle modalità mafiose. Nel corso dell’operazione sono stati inoltri posto sotto sequestro beni pari a 12 milioni di euro: i sigilli sono scattati anche per due scuole, l’istituto statale d’Arte “Panetta” e l’istituto professionale statale per l’Industria e l’Agricoltura. Secondo gli inquirenti la ‘ndrangheta aveva stabilito un contatto con alcuni funzionati di amministrazioni pubbliche, come il Comune di Locri e la Provincia di Reggio Calabria, per pilotare gli appalti di fornitura.