La raccolta differenziata a Roma è ferma al palo. L’aumento nell’ultimo anno è stato quasi nullo e gli obiettivi fissati dal sindaco, Roberto Gualtieri, di questo passo sono praticamente irraggiungibili: il primo cittadino ha posto l’asticella in alto, sostenendo che verrà raggiunto il 60% entro il 2028, se non prima. Ma andando avanti solo dell’1% in più ogni anno come ora, bisognerà invece aspettare molto di più, fino al 2036. Gli ultimi due dati sono quelli dei report di Legambiente e Ispra: in entrambi i casi si parte dalle cifre ufficiali rilasciate dall’Arpa per il 2022.
Con Gualtieri sindaco a Roma la raccolta differenziata cresce meno dell’1% l’anno. L’obiettivo era di raggiungere il 60% entro il 2028
Parla di “dati irrisori” il presidente regionale di Legambiente, Roberto Scacchi, commentando l’aumento di un solo punto della differenziata tanto a Roma quanto nel Lazio. Partiamo dalla Capitale: si è passati dal 44,9% del 2021 al 45,88% del 2022. Meno di un punto in più. Dopo una crescita, nel periodo che va dal 2012 al 2016, che è stata di ben altro tipo: dal 24% al 42%. Poi c’è stato un rallentamento: in sette anni l’aumento è stato di meno di quattro punti, fino al 45,88% dell’ultimo anno. Nel Lazio invece si è passati dal 53,42% del 2021 al 54,23% del 2022.
Terzultimo posto in Italia, contro un valore medio nazionale del 64%. I dati di Legambiente vengono confermati dall’Ispra, in un lungo report che contiene cifre elaborate in maniera molto simile e quasi sempre corrispondenti. Partiamo dalla Città Metropolitana di Roma: l’aumento è stato dal 51,4% al 52,3%. Poco meno di un punto in più e sulla stessa linea dell’anno precedente: nel 2020 il tasso era infatti del 50,4%. Il dato di Roma è più basso della media delle Città metropolitane italiane, che è cresciuta dal 56,2% al 57,6%. Passando poi al solo dato comunale, l’aumento è dello 0,9% fino a quota 45,9% nel 2022.
La Capitale è la più in difficoltà tra le altre grandi città: la media nazionale è passata dal 42% del 2018 al 46,9% del 2022
Nel 2020 era invece al 43,7%, esattamente come nel 2018 (quindi non c’era stata crescita della percentuale). Le cifre del 2022 sono le prime che riguardano in tutto e per tutto la giunta Gualtieri: il sindaco è infatti in carica dall’ottobre del 2021 e i suoi risultati sulla differenziata si possono valutare solamente dal 2022. Anno in cui la crescita è stata davvero minima, come visto. Inoltre si nota come la Capitale sia più in difficoltà delle altre grandi città italiane: la media nazionale è passata dal 42% del 2018 al 46,9% del 2022, partendo da un dato peggiore di Roma e trovandosi ora con una percentuale più alta. Per quanto riguarda i dati delle province del Lazio, quello di Roma è di gran lunga il peggiore: siamo al 52,3% contro il 57,8% di Rieti, il 61,4% di Latina, il 62,5% di Frosinone e il 65,2% di Viterbo.