Per la “tenuta democratica del Paese” c’è un rischio. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, vede un problema sul tema e lo sottolinea parlando a Start, su SkyTg24. L’accusa è rivolta al governo, che “cura interessi di parte” e non risolve i problemi concreti.
Landini sottolinea che “le organizzazioni sindacali in questo Paese rappresentano milioni di persone e anche persone che hanno votato questo governo ma che vogliono essere rappresentante nelle loro condizioni di cittadini e lavoratori dalle organizzazioni che hanno scelto. Questo governo sta impedendo il confronto perché avendo la maggioranza in Parlamento sta dicendo che fa quello che gli pare senza discutere con nessuno e senza tenere conto delle proposte che stanno arrivando dal Paese”.
L’allarme di Landini sulla tenuta democratica del Paese
Per il segretario della Cgil tutto ciò è “preoccupante. E, oltre a non discutere con i lavoratori e i pensionati che sono quelli che tengono in piedi il Paese, il governo anziché combattere la corruzione e l’illegalità se la prende con la magistratura. Vedo un rischio di tenuta democratica di questo Paese, quando non si tutela il lavoro e quando si fanno politiche che anziché risolvere problemi concreti curano interessi di parte”.
Landini sostiene che il governo “non ascolta”, commettendo “un grave errore” perché sta “portando il Paese a sbattere. La situazione sta peggiorando e noi non possiamo star zitti e guardare cosa succede”. Il riferimento è anche all’incontro di ieri tra governo e sindacati, durante il quale non sembrano esserci state aperture da parte dell’esecutivo nei confronti delle richieste sindacali.