A muso duro, campioni di vita: cast, trama e dove viene trasmesso il film Rai che ha come protagonista l’attore Flavio Insinna.
A muso duro, campioni di vita: trama e dove viene trasmesso il film Rai
Il film A muso duro – Campioni di vita, in onda su Rai 1 alle ore 21:30 di lunedì 16 maggio 2022, ha come protagonista Antonio Maglio, medico dell’INAIL al quale si deve la nascita della Paralimpiadi. Il personaggio di Antonio Maglio è interpretato dall’attore e conduttore televisivo Flavio Insinna.
La trama del film è ambientata tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso e i fatti si svolgono all’interno del centro riabilitativo di Villa Marina, situato in prossimità del mare a Ostia. In quegli anni, presso il centro riabilitativo, venivano ospitati molti ragazzi convinti di non aver alcun futuro in quanto affetti da disabilità. L’incontro con il dottor Maglio, tuttavia, ha rivoluzionato le vite dei pazienti e ha consentito loro di scoprire di avere ancora la possibilità di guardare con entusiasmo al domani.
Il medico, infatti, è riuscito a mettere a punto un modo per aiutare i pazienti affetti da disabilità, ideando una struttura presso la quale fosse possibile svolgere un percorso di recupero fisico e psichico.
Nel 1960, quindi, Maglio riesce a far disputare a Roma la prima Paralimpiade del mondo, sfruttando i medesimi impianti sportivi messi a punto per le Olimpiadi che si erano da poco concluse.
Nonostante le difficoltà incontrate dal medico, il professionista riuscì a realizzare una manifestazione importante, aiutando e supportando i 400 atleti provenienti da 23 differenti Nazioni. L’evento sportivo si tenne a partire dal 18 settembre 1960.
Cast del film con protagonista Flavio Insinna
Per quanto riguarda il cast di A muso duro – Campioni di vita, insieme al protagonista Flavio Insinna che interpreta, appunto, Antonio Maglio, figurano Paola Minaccioni, Claudia Vismara e Massimo Wertmuller.
Il film è stato realizzato con la regia di Marco Pontecorfo, figlio di Gillo Pontecorvo. A proposito del progetto, il registaha dichiarato: “La storia del Dott. Maglio, dei suoi ragazzi e della nascita di quelli che sono stati considerati i primi Giochi Paralimpici (1960), nell’Italia del boom economico, mi ha immediatamente catturato. Eravamo una nazione che stava tentando di rimettersi in piedi dopo la guerra. Da una parte, un mondo rurale che resisteva. E dall’altra, la modernità che avanzava: palazzi, macchine e tanto altro – e, sugli attori, ha aggiunto –. Con Flavio ci siamo trovati davanti un personaggio complesso. Di grande umanità, ma ruvido. Cosciente della sua competenza, diretto. Chiuso sentimentalmente, ma anche capace di vedere ‘oltre’ e di grandi slanci. Flavio conosceva bene quel mondo perché suo padre era medico, collaborava con l’Istituto Santa Lucia per il recupero e il reinserimento dei disabili attraverso lo sport. Da piccolo aveva anche accompagnato la Nazionale Paralimpica ai Giochi che ebbero luogo in Canada”.