A Mariupol si continua a combattere, ma al momento non trova conferme ufficiali la notizia che 1.026 militari ucraini della 36a Brigata Marine, tra i quali anche 162 ufficiali, avrebbero volontariamente deposto le armi arrendendosi a seguito dell’offensiva delle forze armate russe e delle unità della milizia della Repubblica popolare di Donetsk (qui tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina).
È giallo sulla resa dei marine ucraini a Mariupol. Nessuna conferma da Kiev
Il ministero della Difesa di Kiev, secondo quanto riporta il Guardian citando la Reuters, non ha informazioni su alcuna resa da parte di soldati ucraini a Mariupol: ha detto ai giornalisti il portavoce del ministero riferendosi proprio ai marine che, secondo il ministero della Difesa russo, si sarebbero arresi nella città portuale.
Sempre questa mattina si è diffusa la notizia che alcune unità della 36ma brigata separata di marines “Mykhailo Bilinsky” erano riuscite a raggiungere ed a unirsi al reggimento Azov. Ad annunciarlo su Facebook è stato il consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente Zelensky, Oleksiy Arestovych, citato da Ukrinform. La 36ma brigata, secondo invece quanto ha sostenuto il Ministero della Difesa russo, si sarebbe arresa ai soldati di Mosca. “A Mariupol, unità della 36ma Brigata Marine, con un’azione molto rischiosa hanno raggiunto il reggimento Azov sfuggendo alla sconfitta”, ha ribadito Arestovych.
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha fatto sapere che sono più di 100mila le persone in attesa di evacuazione dalla città. “La Turchia mette a disposizione navi per l’evacuazione di persone da Mariupol e resta in attesa di una risposta positiva” ha fatto sapere il ministero della Difesa di Ankara.
Il sindaco: “I russi pianificano una parata della vittoria il 9 maggio”
Secondo un consigliere sindaco del Mariupol, i russi hanno intenzione di organizzare nella città ucraina una parata il 9 maggio, se la loro campagna militare avrà successo. “Secondo le nostre informazioni, a Ivashchenko (l’autoproclamato sindaco filorusso di Mariupol) – ha detto lo stesso consigliere – è stato ordinato di ripulire parte del distretto centrale della città dai detriti e dai cadaveri per permettere la sfilata del 9 maggio. Tutto indica che gli occupanti vogliano organizzare un ‘carnevale della vittoria’, in caso di successo”.
“I russi – ha detto ancora il sindaco Boichenko – hanno distrutto gli ospedali e tutta la città. Questo è un genocidio lanciato da un criminale di guerra, Putin, contro la nostra nazione. Finché resisteremo, resisterà anche l’Ucraina. Mariupol resterà per sempre ucraina”.