Con i barconi che approdano a Lampedusa uno dopo l’altro e l’hotspot ormai pieno all’inverosimile, sull’isola cresce la tensione. Al momento sono 6.792 gli ospiti della struttura, a fronte di una capienza stimata in circa 400 posti, dopo che nel volgere di circa 24 ore sono arrivate in porto ben 110 imbarcazioni.
Un sovraffollamento che il governo sta facendo fatica a gestire, tanto che oggi verranno trasferiti almeno 1.500 migranti in altre strutture, e che sta esacerbando gli animi di quanti, dopo una traversata infinita in cerca di un futuro migliore, si stanno trovando ad affrontare disagi di ogni sorta.
Proprio per questo la tensione è alle stelle tanto che i migranti, stremati dall’attesa e dal caldo, stanno protestando veemente contro gli uomini della Guardia di Finanza che stanno provando a contenerli e che sono stati costretti, secondo quanto riferiscono diversi testimoni, ad effettuare piccole cariche di alleggerimento. Momenti di forte tensione culminato con alcuni migranti che si sono gettati in mare nel tentativo di lasciare la banchina.
Da Lampedusa un grido d’allarme
Una situazione che si complica di ora in ora e che rischia di sfuggire di mano. A farlo capire è Totò Martello, capogruppo del Pd al consiglio comunale ed ex sindaco di Lampedusa e Linosa, secondo cui “da alcuni giorni, e soprattutto nelle ultime ore, Lampedusa sta vivendo un’emergenza umanitaria che ha pochi precedenti ma evidentemente il governo Meloni ha tentato di imporre il silenzio stampa”.
“Quando il tema dei migranti serviva alla propaganda della campagna elettorale della destra per alimentare odio e paura tra gli italiani, qui ogni giorno c’erano decine di giornalisti di testate fedeli all’ideologia ‘meloniana’ e ‘salviniana’ pronti a ‘raccontare l’invasione’ anche quando ad arrivare era solo un barchino. Adesso che ci sono più di 6mila migranti, cioè tanti quanti sono i cittadini dell’isola, si incontrano molti giornalisti stranieri mentre quelli italiani sono una minoranza” spiega Martello.
Lo stesso poi conclude: “Capisco l’imbarazzo della signora Meloni che aveva fatto della ‘spudorata idiozia del blocco navale’ il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale, ma non è certo tentando di nascondere le notizie sotto il tappeto che un Paese come l’Italia può pensare di affrontare una simile emergenza umanitaria”.